Nelle mense scolastiche più alimenti bio

La nuova gara d’appalto dell’amministrazione prevede prodotti di filiera corta e meno sprechi

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di Fabrizio Morviducci

Cibi biologici, che arrivano dal territorio e attenzione agli sprechi. E’ il nuovo protocollo per le mense scolastiche, che l’amministrazione ha inserito nell’appalto per il prossimo anno didattico. I canoni sono quelli presentati dal ministero dell’Ambiente: il biologico passa al 50% minimo rispetto al 40% precedente, poi meno sprechi e una maggior simbiosi tra mensa e territorio. "Le novità migliorative per il servizio mensa introdotte nel capitolato per il nuovo appalto vanno anche oltre i contenuti ministeriali – ha detto l’assessore alla Pubblica istruzione Ivana Palomba –. Va intanto detto che potenziamo il servizio introducendo la merenda per le scuole d’infanzia; inoltre nel sistema di valutazione sono stabiliti punteggi aggiuntivi nei casi vengano forniti prodotti da filiera corta, pane e alimenti da forno con farine di grani antichi, prodotti Igp, Dop e biologici ulteriori rispetto a quanto previsto dalla normativa attuale, a chi fornisca alimenti prodotti da aziende con agricoltura sociale o iscritte alla Rete del lavoro agricolo di Qualità Laq, oltre che per chi fa ricorso a cibi a chilometro zero o a filiera corta. Altro obiettivo forte per le nostre mense sarà sempre più la lotta agli sprechi alimentari".

Per dare un’occhiata a quello che accadrà nelle mense scolastiche di Scandicci dal prossimo settembre, le uova saranno completamente da filiera biologica, ugualmente latte e yogurt, la carne omogeneizzata per gli asili nido, i succhi o i nettari di frutta in ogni caso non avranno zuccheri aggiunti. Bio anche il 50 per cento di frutta, ortaggi, legumi, cereali e carne bovina, il 40 per cento dell’olio extravergine d’oliva, il 33 percento di pelati, polpa e passata di pomodoro, il 30 per cento di salumi e formaggi.

Dei benefici in termini ambientali e di salute per alunni e studenti relativamente al servizio delle mense cittadine, aveva parlato anche l’assessore all’Ambiente Barbara Lombardini, al convegno "Verso una politica del cibo per Scandicci", nell’ambito della “72 ore della biodiversità“ organizzata dall’associazione Reti Semi Rurali. Con questi obiettivi si punta al sostegno dei modelli produttivi, agricoli e di allevamento, migliori sotto il profilo ambientale (e con essi alle economie locali e ai piccoli produttori), alla salvaguardia della biodiversità delle specie ittiche, alla promozione di una dieta a minor consumo di proteine animali, alla prevenzione e riduzione delle eccedenze alimentari, al contenimento dei consumi energetici, verifiche più rigorose di conformità del servizio, e alla diffusione di una cultura attenta alla salute dei bambini e dell’ambiente.

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