
Nasce un’oasi di biodiversità alle Cascine Una manutenzione delicata per il parco
Nasce un’oasi di biodiversità nel parco delle Cascine, un’area di venti ettari dove riscoprire il ritmo delle stagioni, lasciar crescere erba e piante fino alla completa fioritura per difendere insetti e animali, in primis le api che devono restare al centro del nostro ecosistema, e limitare il camminamento per permettere una maggiore infiltrazione d’acqua nel terreno a beneficio degli alberi.
È una delle novità della nuova gestione del verde ‘orizzontale’ del parco delle Cascine, ovvero quell’insieme di interventi di cura di prati, siepi, cespugli, argini, vialetti e sottobosco. La nuova gestione promossa dall’assessore all’Ambiente di Palazzo Vecchio, Andrea Giorgio (nella foto), vuole diversificare sia le aree che i livelli di intervento.
Se finora le Cascine erano oggetto di una manutenzione standard, cioè uguale in tutte le aree e uguale a quella svolta nelle altre grandi aree verdi della città, da quest’anno le regole nel parco cambiano.
La nuova organizzazione prevede che il polmone verde divenga oggetto di una manutenzione differenziata in alti e bassi livelli di intervento a seconda della zona, della presenza e frequenza di persone, delle specie presenti. Il tutto per favorire la biodiversità.
L’area della biodiversità sarà appunto a bassa manutenzione, in modo da preservare il più possibile la naturalità dei luoghi, opportunamente segnalata da cartelli. Mentre le zone del parco maggiormente frequentate saranno a manutenzione alta o standard, secondo un preciso perimetro che è stato messo a punto dalla Direzione Ambiente del Comune di Firenze. Questo nuovo modello permetterà anche di far risparmiare nella gestione stessa del parco delle Cascine circa trentacinquemila euro all’anno, oltre a favorire il ritorno e la difesa di nuove specie di insetti e animali, come le api destinate a diventare le vere e proprie regine del parco delle Cascine e del suo delicato ecosistema.