Musica e parole per credere ancora in qualcosa

Lo spettacolo "Qualcosa in cui credere ancora" al Teatro Dante vede Letizia Fuochi e Francesco Cusumano protagonisti in storie e canzoni d'amore e protesta, promuovendo la connessione tra musica, amore e impegno sociale. La rassegna "Campi racconta - Le parole della musica" si propone di sensibilizzare sul tema della lotta alle mafie.

Musica e parole per  credere ancora in qualcosa

Musica e parole per credere ancora in qualcosa

‘Qualcosa in cui credere ancora’: è questo lo spettacolo in programma oggi (ore 18) al TeatroDante Carlo Monni e che vede come protagonisti Letizia Fuochi, artista eclettica fra musica e teatro, e il musicista e compositore Francesco ‘Frank’ Cusumano. I due metteranno in scena una serie di ‘Storie e canzoni d’amore e di protesta’ per quello che è il primo dei due concerti pensati per la rassegna ‘Campi racconta - Le parole della musica’. Uno spettacolo che vuole essere "all’insegna della connessione fondamentale fra musica, amore e protesta, sentimenti alti che innescano rivoluzioni e cambiamenti". E che racconta situazioni che stabiliscono diritti e responsabilità, veicolano coscienza e conoscenza, ci rammentano come ogni rivendicazione debba sempre essere autentica e, soprattutto, meditata. I due racconteranno quindi storie e canzoni come fossero uno specchio riflesso e rovesciato di questo momento storico così fragile e complesso. Perché la nostra vita e la nostra libertà cominciano a finire il giorno che diventiamo silenziosi sulle cose che contano. ‘La Cura? La cultura - Contro le mafie: rimedi, canzoni e riflessioni’, il secondo concerto della rassegna sempre con Fuochi e Cusumano sul palcoscenico, è in programma inveceil 19 maggio (ore 18) e racconterà, attraverso in quell’occasione con musica e parole, la necessità ancora impellente di tenere alta l’attenzione sull’impegno, spesso invisibile, contro le mafie.

Pier Francesco Nesti

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