
Il murales di Gramsci a Firenze
Firenze, 23 novembre 2020 - Un murales che copre un intero palazzo di edilizia popolare: una maxi opera dell'artista Jorit, che dopo il murales su Nelson Mandela in piazza Leopoldo torna a Firenze per questa nuova impresa. Stavolta il ritratto è quello di Antonio Gramsci, politico e intellettuale comunista che fu arrestato e quindi messo in carcere dal regime fascista. Un murales che si concluderà in 10-15 giorni
L'iniziativa è promossa dall'associazione culturale Teatro Puccini, in collaborazione con l’assessorato comunale allo sport, politiche giovanili, città della notte, terzo settore, immigrazione, lotta alla solitudine del Comune di Firenze, Quartiere 4 del Comune di Firenze e Casa spa.
"Odio gli indifferenti", questo il titolo dell'iniziativa che ha portato alla realizzazione del murales, titolo preso da uno scritto di Gramsci apparso per la prima volta nel 1917 sulla rivista La Città Futura.
Jorit, che concentra la propria arte sulla raffigurazione realistica del volto umano e si è confrontato più volte con grandi ritratti di personaggi, realizzerà il ritratto di Gramsci sulla parete esterna del condominio posto in via Canova al numero 25/22. La superficie della parete è di 213 metri quadri.
Un'opera non esente da polemiche di natura politica.
“Partigiani, resistenza e immigrazione, sono i temi principali della street art voluta dal Comune di Firenze”, ha commentato il capogruppo Fratelli d'Italia in consiglio comunale Alessandro Draghi.
“La Firenze di Nardella – ha aggiunto commentando il lavoro su Gramsci – si sta riempiendo di enormi murales dal palese richiamo ideologico. Un’iconografia che ricalca quella dei regimi totalitari, ma in assenza di coerenza e di coraggio”.