NICOLA DIRENZONE
Cronaca

Mugello, via i rifiuti con l’elicottero. La bonifica comincia dal cielo

Iniziano le operazioni di rimozione della discarica abusiva emersa dopo l’ondata di maltempo di marzo. Costerà 5 milioni di euro. "Faremo prima possibile. Viviamo in un ecosistema bellissimo ma fragilissimo".

PALAZZUOLO SUL S. (Firenze)

Nello scenario incantato del torrente Rovigo, deturpato lo scorso 14 marzo della frana di una vecchia discarica degli anni Settanta, ieri è entrato in azione anche l’elicottero per la rimozione dei primi 100 big bag di rifiuti dalla gola inaccessibile del fiume. Qui, a due passi dal Passo della Sambuca, si lavora infatti su cantieri: quello del fronte di frana, dal quale nei prossimi giorni partiranno i camion di terra e rifiuti diretti all’impianto di smaltimento di Case Passerini. E quello, più complicato, dei rifiuti rovinati nel fiume e dispersi dalle acque in piena lungo chilometri di torrente.

Grazie alla collaborazione tra Consorzio di Bonifica Medio Valdarno, Regione Toscana e Comune di Palazzuolo sul Senio si è messa in piedi un’operazione di pulizia colossale per la quale sul greto del torrente sono scesi da alcune settimane i ‘ragni’, escavatori adatti a lavorare in codizioni estreme, ieri è entrato in azione l’elicottero e, per raggiungere i punti più inaccessibili, si prevede di utililizzare anche i muli. Ieri mattina, sul posto si è svolto nel sito un sopralluogo al quale hanno partecipato il presidente del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno Paolo Masetti, l’assessore regionale all’ambiente Monia Monni e il sindaco di Palazzuolo sul senio Marco Bottino, insieme, ai tecnici e ai progettisti.

"È una giornata importante – ha detto Masetti – , un’operazione che ha richiesto un’attenta pianificazione dei nostri tecnici. Il Rovigo, con i suoi fianchi ripidi, è infatti un contesto difficile. Fino ad ora abbiamo lavorato con mezzi speciali chiamati ‘ragno’, tra poco metteremo in azione anche le risorse animali con l’utilizzo di asini". "Si tratta – ha sottolineato l’assessore regionale Monia Monni – di un’operazione importante e complessa, possibile grazie alla collaborazione tra regione Toscana, comune di Palazzuolo e consorzio di bonifica Medio Valdarno. È un lavoro lungo e costoso – aggiunge – si stima che l’investimento necessario per ripulire il fiume sarà di circa 5 milioni di euro. Ma si tratta di un ecosistema bellissimo e fragilissimo, e la nostra attenzione è massima. Voglio rassicurare – conclude – che sarà fatto di tutto per teminare le operazioni nel più breve tempo possibile. Nel frattempo – ha aggiunto – le Arpa di Toscana ed Emilia Romagna hanno rilasciato i risultati delle analisi sulle acque, che sono positive, non c’è problema di contaminazione, e vorrei rassicurare anche per la morte di un lupo che si pensava potesse essere riconducibile a problemi tossicologici. Non è così, ho sentito la Asl veterinaria".

Quanto ai tempi, ha indicato l’assessore Monni, si pensa di completare questa prima fase in circa sei settimane, mentre saranno necessari alcuni mesi, si stima fino a settembre o ottobre, per il completamento delle operazioni. Il sindaco di Palazzuolo Marco Bottino ha invece fatto il punto in merito all’altro cantiere, quello attivo sul fronte della frana: "E’ arrivata l’ordinanza della Regione che permette di caricare i rifiuti sui camion e portarli a Case Passerini, senza doverli prima stoccare sul posto. In questo caso serviranno 3 o 4 settimane di tempo".