PALAZZUOLO SUL S. (Firenze)
Nello scenario incantato del torrente Rovigo, deturpato lo scorso 14 marzo della frana di una vecchia discarica degli anni Settanta, ieri è entrato in azione anche l’elicottero per la rimozione dei primi 100 big bag di rifiuti dalla gola inaccessibile del fiume. Qui, a due passi dal Passo della Sambuca, si lavora infatti su cantieri: quello del fronte di frana, dal quale nei prossimi giorni partiranno i camion di terra e rifiuti diretti all’impianto di smaltimento di Case Passerini. E quello, più complicato, dei rifiuti rovinati nel fiume e dispersi dalle acque in piena lungo chilometri di torrente.
Grazie alla collaborazione tra Consorzio di Bonifica Medio Valdarno, Regione Toscana e Comune di Palazzuolo sul Senio si è messa in piedi un’operazione di pulizia colossale per la quale sul greto del torrente sono scesi da alcune settimane i ‘ragni’, escavatori adatti a lavorare in codizioni estreme, ieri è entrato in azione l’elicottero e, per raggiungere i punti più inaccessibili, si prevede di utililizzare anche i muli. Ieri mattina, sul posto si è svolto nel sito un sopralluogo al quale hanno partecipato il presidente del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno Paolo Masetti, l’assessore regionale all’ambiente Monia Monni e il sindaco di Palazzuolo sul senio Marco Bottino, insieme, ai tecnici e ai progettisti.
"È una giornata importante – ha detto Masetti – , un’operazione che ha richiesto un’attenta pianificazione dei nostri tecnici. Il Rovigo, con i suoi fianchi ripidi, è infatti un contesto difficile. Fino ad ora abbiamo lavorato con mezzi speciali chiamati ‘ragno’, tra poco metteremo in azione anche le risorse animali con l’utilizzo di asini". "Si tratta – ha sottolineato l’assessore regionale Monia Monni – di un’operazione importante e complessa, possibile grazie alla collaborazione tra regione Toscana, comune di Palazzuolo e consorzio di bonifica Medio Valdarno. È un lavoro lungo e costoso – aggiunge – si stima che l’investimento necessario per ripulire il fiume sarà di circa 5 milioni di euro. Ma si tratta di un ecosistema bellissimo e fragilissimo, e la nostra attenzione è massima. Voglio rassicurare – conclude – che sarà fatto di tutto per teminare le operazioni nel più breve tempo possibile. Nel frattempo – ha aggiunto – le Arpa di Toscana ed Emilia Romagna hanno rilasciato i risultati delle analisi sulle acque, che sono positive, non c’è problema di contaminazione, e vorrei rassicurare anche per la morte di un lupo che si pensava potesse essere riconducibile a problemi tossicologici. Non è così, ho sentito la Asl veterinaria".
Quanto ai tempi, ha indicato l’assessore Monni, si pensa di completare questa prima fase in circa sei settimane, mentre saranno necessari alcuni mesi, si stima fino a settembre o ottobre, per il completamento delle operazioni. Il sindaco di Palazzuolo Marco Bottino ha invece fatto il punto in merito all’altro cantiere, quello attivo sul fronte della frana: "E’ arrivata l’ordinanza della Regione che permette di caricare i rifiuti sui camion e portarli a Case Passerini, senza doverli prima stoccare sul posto. In questo caso serviranno 3 o 4 settimane di tempo".