DI MANUELA PLASTINA
Cronaca

Morto per salvare gli altri. L’opera in onore di Sequi

Nel parco è stato realizzato un bassorilievo per non dimenticare il 36enne che perse la vita a San Vincenzo. Il sindaco Casini: "Questo luogo è per Fabio".

Morto per salvare gli altri. L’opera in onore di Sequi

Morto per salvare gli altri. L’opera in onore di Sequi

di Manuela Plastina

Quando era in pausa pranzo o prima di andare a riposare, Fabio Sequi amava passeggiare con la sua inseparabile Sagoma per le vie di Grassina e in particolare nell’area verde del nuovo parco urbano. In tanti lo ricordano proprio così, con al guinzaglio la sua amata cagnolina. E proprio qui, nell’area verde della frazione, il giovane grassinese, impiegato nella sede locale di una ditta di moda, viene ricordato con Sagoma in un bassorilievo.

Fabio Sequi è morto da eroe, dopo aver salvato due vite dalla corrente delle acque di San Vincenzo. Era il 6 agosto scorso e Fabio aveva 36 anni. Nel bassorilievo, installato su idea della sua famiglia, il giovane eroe è raffigurato di spalle nell’opera realizzata da Martina Possenti, sua amica, dello studio d’arte Il Burattino di Firenze.

All’inaugurazione erano presenti parenti, amici, concittadini e anche la piccola Sagoma. "Su quale strade camminerai, cosa avrai nelle tue mani, le tue mani, ti muoverai e potrai volare, nuoterai su una stella" è la dedica scelta per accompagnare il bassorilievo.

La scomparsa di Sequi, dopo il gesto di altruismo, ha sconvolto tutta la comunità. Fabio era anche un artista: a un mese dalla tragedia, il 10 settembre scorso giorno in cui il giovane avrebbe compiuto 36 anni, centinaia di cittadini gli resero omaggio partecipando alla mostra allestita dagli amici al palazzo comunale con le opere realizzate da Sequi, impiegato in un’azienda di moda e appassionato d’arte. "Voglio ringraziare di cuore la mamma e il babbo di Fabio, Luciana e Nedo, e tutti gli amici, per la loro forza, il loro esempio, perché questo luogo è per Fabio, ma anche un dono a tutta la nostra comunità", ha dichiarato il sindaco Francesco Casini inaugurando il bassorilievo.