Morì cadendo dalla carrozzina, "Una transenna avrebbe potuto salvare Nicco"

Firenze, il caso del ragazzo che perse la vita in piazza Brunelleschi

Niccolò Bizzarri, la vittima

Niccolò Bizzarri, la vittima

Firenze, 10 settembre 2022 - Prenderà il via il 29 settembre l’udienza preliminare per la morte di Niccolò Bizzarri, lo studente universitario di 21 anni costretto su una carrozzella che nel gennaio del 2020, mentre si recava a lezione nella sua facoltà - Lettere in piazza Brunelleschi - finì con una ruota in una buca e morì per le conseguenze di quell’incidente.

Rischiano il processo - omicidio colposo, l’accusa - tre figure connesse professionalmente alla manutenzione - o alla mancata manutenzione, come sostiene l’ipotesi accusatoria del pubblico ministero Alessandra Falcone - del fondo stradale.

Neanche una transenna, è stato ricostruito dalle indagini, era stata posta come avviso del pericolo per pedoni o persone deboli come Niccolò, affetto dalla sindrome di Duchenne. Le accuse vengono contestate a un ingegnere di Palazzo Vecchio, responsabile del “dec“ (direttore dell’esecuzione del contratto), Manutenzione stradale quartiere 1 e Global Service, e due figure apicali di Avr, il Global service che ha l’appalto della manutenzione delle strade del Comune di Firenze.

Secondo la procura, i tre indagati, ognuno per un profilo relativo al proprio impiego, di non aver segnalato la buca, di non essere intervenuti neanche con un avviso temporaneo che avrebbe messo in guardia i passanti. E, per quanto riguarda l’ingegnere del Comune, di non aver “sorvegliato“ sulla qualità del servizio fornito dalla ditta appaltatrice. Per la morte di Niccolò Bizzarri, che dapprima venne dimesso dal pronto soccorso, c’è stata anche un’altra indagine riguardante i sanitari, ma quella si è conclusa con l’archiviazione.

ste.bro.

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