ILARIA ULIVELLI
Cronaca

Morello al Meyer Asl, si apre il risiko per la successione Ma ora tocca a Gori

Il direttore sanitario dell’azienda sanitario Toscana centro sarà per due mesi direttore generale facente funzioni. Per il dopo Mari in pole position nelle preferenze di Giani. .

Morello al Meyer  Asl, si apre il risiko  per la successione  Ma ora tocca a Gori

Morello al Meyer Asl, si apre il risiko per la successione Ma ora tocca a Gori

di Ilaria Ulivelli

Comincia la nuova era dell’ospedale pediatrico Meyer. Il governatore Eugenio Giani ha firmato ieri mattina la nomina del direttore generale Paolo Morello Marchese. "E’ la persona giusta per l’ulteriore crescita del Meyer che da un anno è istituto di ricovero e cura a carattere scientifico: il primo Irrcs pubblico della Toscana – motiva la scelta Giani – Che sempre di più sarà punto di riferimento nazionale anche per la ricerca". Per questo Morello, dunque. Sarà affiancato da un direttore scientifico che verrà individuato con bando nazionale d’intesa tra il ministero della Salute e Giani. Mentre ieri i ringraziamenti (anche dell’Ordine dei medici di Firenze) per il lavoro svolto sono andati al dg del Meyer in uscita, Andrea Zanobini.

Con un curriculum d’eccellenza a cinque stelle, Morello lascia la guida dell’Asl Toscana centro, la più grande azienda sanitaria della Toscana, con circa 15mila dipendenti e un bacino di oltre un milione e mezzo di abitanti. Il timone, per due mesi sarà nelle mani esperte dell’attuale direttore sanitario Emanuele Gori che sarà direttore generale facente funzioni. Due mesi, ma il governatore sa bene che dovrà scegliere il successore nel giro di poche settimane, perché il resto del tempo se ne andrà in procedure, tra il passaggio con i sindaci e quello in commissione regionale sanità.

Ha le idee chiare, il presidente toscano. Nel Pd in molti scalpitano per mettere bocca nella decisione ultima. Ma sebbene Giani ascolti tutti, poi è abituato a scegliere con la sua testa. Perché poi è a lui e all’assessore alla sanità che i direttori generali devono rispondere, coordinandosi con la direzione del dipartimento regionale della salute a capo della quale c’è Federico Gelli.

Niente è deciso, ma a Giani non dispiace affatto la linea verde. Dopo aver rinnovato la guida di Careggi con Daniela Matarrese, all’Asl Toscana centro potrebbe arrivare l’attuale responsabile dello Staff della direzione generale, l’ingegnere Valerio Mari. A chi, nel Pd, chiede discontinuità con il passato Giani risponde che non c’è motivo di rompere, già che Morello per lui è una punta di diamante. E che, anzi, l’esperienza maturata in un’azienda così grande è un valore aggiunto. Se Mari dovesse prendere la direzione generale, Emanuele Gori potrebbe essere confermato direttore sanitario. Anche se, con lo stesso ruolo, Gori potrebbe anche andare al Meyer, seguendo il suo conducator, in un passo a due che si è rivelato di straordinaria efficienza. Nessuno vuol privarsi delle sue notevoli capacità nella soluzione dei problemi, e nella sua instancabile energia da macinatore di ore di lavoro.

In alternativa a Mari l’unico nome più concreto per l’Asl centro è quello dello stimato Antonio D’Urso, direttore generale dell’Asl Toscana Sud Est, ma questo significherebbe dover far partire un risiko in un momento in cui la sanità non ha bisogno di troppi scossoni. E di scontentare l’assessore Bezzini, in quanto D’Urso gravita nella sua area di consenso senese. A quel punto anche Antonio Barretta alla guida delle Scotte potrebbe entrare in gioco.