
Firenze, 27 settembre 2023 – Anche il parco della Montagnola, luogo iconico del rione dell’Isolotto a Firenze, è in mano alla delinquenza. A denunciarlo un gruppo di residenti di cui si fa portavoce Samuele La Rosa, piccolo imprenditore noto a livello locale per le sue battaglie sociali nate da un passato di duri trascorsi di strada e presidente dell’associazione Isolotto Vivo.
«Il parco della Montagnola è in mano a balordi di origine straniera – spiega Samuele – Ci siamo rotti le scatole, segnaliamo da mesi e la situazione persiste. La sera si popola di immigrati nordafricani e africani che si rendono autori di azioni delinquenziali. Eppure è un parco dove c’è una palestra molto vissuta in cui i nostri figli vanno a fare sport, e un’area cani nella quale vanno a portare i quattrozampe a passeggio la sera. Senza contare che qui ci sono pure le scuole.
«Dieci giorni fa un ragazzino di sedici anni è stato aggredito a bottigliate, preso a calci e minacciato con un cacciavite al collo senza motivo, mentre era a sedere su una panchina alle 21; e poi da parte di gente molto più grande di lui, vigliacchi di venticinque-trent'anni che si mettono contro un ragazzino – denuncia –. Qualche mese fa invece una donna che portava a spasso il cane è stata pesantemente molestata e ha temuto di essere violentata. È da tutta l’estate che accadono aggressioni e che vediamo questi soggetti a bivaccare la notte lì». «Non va bene che i nostri figli, le nostre famiglie non possano andare a fare una passeggiata al parco la sera – continua La Rosa – Qui la gente ha paura a metterci la faccia, io non ho paura, qualcuno deve pur farlo, queste proteste non devono cadere nel vuoto. Chiediamo telecamere e luci in particolare del parcheggio di fianco alla scuola elementare che è particolarmente buia. E soprattutto chiediamo controlli. Noi non ci stiamo. L’Isolotto è una comunità, un rione popolare dove tutti ci conosciamo e ci vogliamo bene, non vogliamo che arrivi qualcuno a rovinare la nostra armonia. Le istituzioni lo sanno bene. I politici li vediamo solo sotto elezioni, ma noi non vogliamo aspettare mesi, vogliamo che si intervenga subito. Altrimenti ci siamo già organizzati noi genitori per presidiare noi la Montagnola la notte, e non chiamatele ronde: in qualche modo la comunità si deve difendere. Non vogliamo diventare le prossime Cascine».
A seguito delle segnalazioni, da due settimane il parco della Montagnola è tra i 32 luoghi individuati dal Comune negli itinerari di controllo e prevenzione a opera di quaranta volontari dell’Associazione nazionale Carabinieri. La speranza è quella nel tempo di vedere gli effetti anche sulla collinetta verde che separa l’Isolotto dal ponte della tramvia.
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