Mondadori, 37 a Milano "E’ come licenziare"

"Il trasferimento a Milano dei 37 dipendenti Mondadori (23 donne) assomiglia a un licenziamento mascherato. Dobbiamo ribellarci". Perentorio Riccardo Ferraro, segretario Slc Cgil, ieri coi lavoratori a manifestare alla Leopolda (inizia la Fiera del libro, con Mondadori) "Siamo qui per dire no alla chiusura della sede di via Lambruschini: persone che da anni lavorano per la più importante casa editrice italiana, con ottimi risultati". Perché una sede unica a Milano? "La crisi non dev’essere una giustificazione. Il 2021 è stato positivo:miglior performance dell’ultimo decennio. E Mondadori ha acquistato De Agostini per 157 milioni". Il sindacato ha poi incontrato rappresentanti di Regione e Palazzo Vecchio. "Le istituzioni ci aiutino per ciò che resta del patrimonio dell’editoria fiorentina. E i lavoratori, ultracinquantenni, hanno famiglie, figli, mutui, non si possono spostare dall’oggi al domani. Grazie alla tecnologia si potrebbe risolvere la vertenza. Ma Mondadori è poco costruttiva".

Christian Campigli

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