Riportare la residenza, quindi lavorare sul diritto alla casa, e battersi per conservare l’identità dell’area di pregio di Firenze. Sono le due macro-mosse che definiscono e abbracciano la strategia che Sara Funaro ha in mente per il centro storico. "L’abitare- spiega la candidata sindaca del Pd e della coalizione di centrosinistra a Radio Bruno - è uno dei primi punti che deve essere affrontato. E per far questo bisogna anche recuperare ‘i contenitori’ vuoti così da dare risposte abitative". Oltre a questo, però, per dare una mano alla residenza sono "fondamentali i servizi. Dobbiamo lavorare, quindi, per mantenere le botteghe storiche, la tipicità dei negozi di vicinato e per rilanciare l’artigianato". Inoltre vanno potenziati "i servizi di prossimità come i parcheggi e la sanità". In questo senso "abbiamo un piano per la costruzione e la costituzione in vari punti del centro delle case di comunità in cui condensare servizi sociali e sanitari".
Ieri, però, Funaro, sempre su Radio Bruno, ha parlato anche del suo diretto competitor. "Schmidt è molto diverso da me. Sono più le cose che ci separano da quelle che ci uniscono. Ha un buon senso dell’ironia però non basta l’ironia, ci vogliono le proposte ed un progetto per la città. Ha una preparazione culturale, quella è indubbia perché fa parte della sua storia, sul resto lo vedo molto lontano dall’avere una visione per la città. Per ora sono più le cose che dice di non volere che le proposte reali e concrete per la città. Aveva parlato degli Uffizi diffusi in carcere ma le sue sono sono rimaste parole, non ho visto nessuna di queste azioni portate avanti".