FIRENZE
Cronaca

Mezz’ora di diluvio, la città affoga Due furgoni sommersi nel sottopasso

Paura allo Statuto, arriva il nucleo sommozzatori. Cantine allagate, smottamenti e traffico in tilt. Lo sfogo di chi passa la notte ad asciugare: "Pulite i tombini, al primo acquazzone è sempre così".

Mezz’ora di diluvio, la città affoga  Due furgoni sommersi nel sottopasso
Mezz’ora di diluvio, la città affoga Due furgoni sommersi nel sottopasso

di Carlo Casini

Tre quarti d’ora di pioggia e Firenze va in tilt, con allagamenti, smottamenti e paralizzando il traffico. Prime imputate le fogne che non ricevono. Il violento temporale con pioggia, fulmini e grandine tanta da imbiancare varie la città come neve che si è scatenato ieri pomeriggio, poco dopo le 13, ha colpito soprattutto il quadrante centro-sud della città (ltra il centro storico e Sorgane), ma anche la zona di Statuto- Libertà.

L‘intensità puntuale, ovvero il punto geografico dove si è raggiunto il massimo delle precipitazioni, ha raggiunto i 40 millimetri di pioggia in un’ora, con un picco di 24mm in 15minuti.

L’intensa grandine e soprattutto la scarsa pulizia ha ostruito le caditoie causando allagamenti e strade che si sono trasformate in torrenti. Allo Statuto, due furgoncini sono rimasti intrappolati nel sottopasso ferroviario di via Lanzi, sono dovuti intervenire in soccorso i Vigili del fuoco con il nucleo sommozzatori: illesi gli autisti che erano riusciti a mettersi in salvo nel frattempo. Tutta via Lanzi si era trasformata in un fiume in piena, alluvionando giardini e pianterreni: "Abito in un sottosuolo – racconta Mary Cruciani, mentre alle 18 è ancora intenta ad asciugare – L’acqua usciva dai tombini, dal bagno, calava dal giardino e dalla strada. Ho chiamato i pompieri, che mihanno detto che se non c’erano persone in difficoltà non venivano non sapevamo come stasera quei tombini, che sono pieni di sporcizia e non vengono mai a pulire; neppure la Polizia municipale era disponibile. Avevo l’acqua quasi alle ginocchia in giardino e già un paio ci centimetri in casa. La casa accanto dei miei genitori completamente allagata. Nessuno ci ascoltava. alla fine ci siamo messi noi del vicinato con martelli e bastoni a stasare quelle grate, ma se stanotte ripiove siamo punto e a capo. In 52 anni che sto in questa casa non era mai successo, la zona è nel degrado come non mai, paghiamo le tasse per cosa?".

Stesso copione sull’estremo opposto della città, in via di Ripoli: "Siamo tornati e tutti i pianterreni di questo tratto erano allagati, le porte erano aperte e il vicinato era impegnato a spazzare via l’acqua – spiegano Serena e Fabio – La nostra prima paura è stata per la nostra cagnolina, perché una ciabatta della corrente era rimasta sommersa, per fortuna era scattato il salvavita. Sono i tombini che non ricevono, non è possibile che ogni volta che c’è un temporale sia così: i più coraggiosi escono a scoperchiare i tombini per favorire il deflusso, ma non è un’operazione semplice. Abbiamo anche la paratia, però le auto che passano causano onde che la superano".

In viale dei Mille 40 dipendenti di Autolinee Toscane sono stati evacuati dal deposito per ordine dei Vigili del fuoco per l’acqua che filtrava pericolosamente dal tetto. Anche le due linee tramviarie T1 e T2 sono rimaste ferme per il maltempo, mentre si è alluvionato il cantiere della nuova tramvia costruzione in viale Lavagnini. Poichè erano stati tolti i new jersey di protezione per motivi tecnici utili ai lavori, si è allaguna corsia nel tratto verso piazza Libertà: nel corso del finesettimana saranno effettuati gli itnerventi e la corsia sarà resa alla circolazione lunedì mattina.

Via di Montughi è stata chiusa per il crollo di un muro, e un muro è crollato anche in via Chiantigiana, dove è stato istitutio un senso unico alternato. Chiusa anche via Roma nei pressi di piazza Rodolico per il cedimento di un tombino, bloccando il traffico nella zona.

Danni anche alle coltivazioni: "Nei nostri terreni vicino a Bagno a Ripoli il grano è stato ’allettato’ (abbassato dalla grandine), purtroppo stimiamo una resa di circa la metà", dicono dall’azienda agricola La talea.