
di Lisa Ciardi
Un centro dedicato alla formazione nella sua accezione più ampia: dalla didattica universitaria ai corsi riservati ai genitori che devono assistere figli con specifiche patologie. Dopo due anni e mezzo di lavori, è stato inaugurato ieri, in via Cosimo il Vecchio, il Meyer Health Campus, una struttura di 5mila mq, immersa in un parco di tre ettari e dedicata alla formazione in ambito pediatrico, all’aggiornamento continuo del personale, alla simulazione in pediatria e alle attività didattiche delle Scuole di Specializzazione di area medica dell’Ateneo fiorentino che hanno sede all’Azienda Ospedaliero-Universitaria Meyer. Tante le autorità intervenute per il taglio del nastro: dal ministro della Salute Roberto Speranza al presidente della Toscana Eugenio Giani, dall’assessore regionale alla Salute Simone Bezzini all’assessore al Welfare di Firenze Sara Funaro, dall’arcivescovo di Firenze cardinale Giuseppe Betori alla rettrice dell’Università fiorentina, Alessandra Petrucci. A presentare il campus e fare gli onori di casa, il direttore generale dell’ospedale pediatrico Alberto Zanobini (nella foto sotto) e il presidente della Fondazione Meyer Gianpaolo Donzelli. "La lezione del Covid è stata chiarissima: dobbiamo investire sempre di più sulla nostra sanità – ha detto il ministro Speranza –. Il Meyer è una struttura di primissimo livello e questo campus la renderà ancora più forte. Quello di oggi è un passo avanti non solo per Firenze ma per tutto il Paese". "Il campus è uno spazio che allarga l’orizzonte del Meyer – ha aggiunto il presidente Giani – inoltre proprio ieri il ministro ha firmato l’annunciato riconoscimento come istituto di ricerca nazionale e questo dà alla struttura un nuovo ruolo a livello italiano e internazionale". "In questa giornata apriamo un grande luogo di formazione – ha detto il Dg del Meyer Alberto Zanobini – attivo non solo ad altissimo livello ma anche aperto alla comunità e al territorio. Una vera e propria "fabbrica di salute e conoscenza" destinata alla formazione dei professionisti di domani ma anche dei nostri 1500 dipendenti".
"Questa struttura darà benefici diretti ai cittadini - ha commentato Gianpaolo Donzelli, presidente della Fondazione Meyer – perché, per esempio, i genitori potranno imparare qui come assistere a casa i figli, riducendo al minimo le degenze ospedaliere. L’attività della Fondazione – ha ricordato – è possibile grazie al supporto di tanti soggetti: dai circa 200mila cittadini che la sostengono con la dichiarazione dei redditi a realtà come Unicoop Firenze o Ferragamo". "In passato questo edificio è stato un polo culturale della chiesa fiorentina e sede della facoltà teologica dell’Italia Centrale – ha detto il cardinale Betori –. Nella sua trasformazione il ‘genius loci’ di questo spazio non lo ha abbandonato, perché resta vivo l’orizzonte della conoscenza e del sapere, stavolta per favorire la salute". "Avere una realtà del genere – ha commentato la rettrice Alessandra Petrucci – significa essere presenti a livello nazionale e internazionale in modo fattivo, concreto e visibile e penso che ciò debba essere motivo di vanto per tutta la città". "Oggi è una giornata importantissima – ha detto l’assessora Sara Funaro – e si rafforza un legame fortissimo fra cura e conoscenza. Il Meyer è un punto di riferimento della nostra città che diventa ancora più completo e integrato". "Il traguardo raggiunto oggi – ha proseguito l’assessore Bezzini – dimostra come il lavoro della sanità toscana non si sia mai fermato, nonostante le emergenze causate dalla pandemia".