ILARIA ULIVELLI
Cronaca

Mercati tematici: pelle e cuoio al Porcellino. Sui banchi cambia tutto, ecco la mappa

La rivoluzione del piano del commercio: ecco il piano di Palazzo Vecchio

Il Porcellino (Foto Germogli)

Firenze, 10 novembre 2017 - Il commercio ambulante cambia pelle. Si trasforma. Volta pagina. Se non diminuirà il numero dei banchi del raggruppamento turistico per effetto di alcune decadenze, resteranno 399, ma dovranno riqualificarsi: con un nuovo modello di banco uguale per tutti, più piccolo per dimensioni, e poi con la merce in vendita che dovrà fare rima con qualità.

Ma la grande novità del piano del commercio – ora in fase di concertazione fra l’assessore allo Sviluppo economico di Palazzo Vecchio, Cecilia Del Re, e le categorie economiche – sono le aree tematiche. Ovvero non si venderà di tutto dappertutto, ma i mercati si specializzeranno per zone. Il Comune ha già previsto un elenco con le suddivisioni: il raggruppamento che andrà ad occupare gli stalli di via Pellicceria, via Brunelleschi e piazza della Repubblica si riuniranno i banchi che vandono i cappelli di paglia, gli indumenti di lana e i tessuti; in piazza Santa Croce e borgo dei Greci spazio agli oggenti in ceramica, terracotta e vetro, ai manufatti in legno, mosaici e scagliola; il largo Annigoni è confermata stabilmente la presenza del Mercato delle Pulci; al Porcellino sio sposteranno tutti i banchi che vendono abbigliamento e eccessori in cuoio e pelle; in piazza dell’Unità, spazio ai libri d’arte, alle stampe, incisioni e legatoria, carta fiorentina, profumi e spezierie, libri di cibo italiano e toscano, libri su film e musica di Firenze; al Piazzale Michelangelo souvenir d’autore anche in accordo con le Scuole fiorentine; mentre in San Lorenzo la fetta più grande sarà rappresentata dalla vendita di abbigliamento, bigiotteria, accessori, metalli e pietre dure. 

Un cambiamento significativo. Che non riguarderà il cento per cento della merce in vendita, ma siccome le zone si dovranno caratterizzare nella specializzazione merceologica, almeno la metà dei banchi dovrà vendere quel tipo di oggetti. Anche per dare un’identità specifica a ciascuna area di vendita. «Ora siamo in fase di concertazione con le categorie economiche – spiega l’assessore Del Re – Ci siamo incontrati l’ultima volta martedì scorso e abbiamo recepito alcune osservazioni per quanto riguarda le nuove collocazioni che ora dovremo sottoporre alla soprintendenza». 

Gli ambulanti hanno presentato osservazioni sul posizionamento dei cassettai, che vorrebbero restare in zone abbastanza centrali, è stato chiesto un alleggerimento della presnza di banchi al piazzale Michelangelo, è piaciuta la sistemazione di piazza dell’Unità, mentre non convincono via Pellicceria e via Brunelleschi. «Ovviamente ai commecianti piacciono meno le zone dove pensano che i banchi siano meno visibili – spiega Cecilia Del Re – Ma noi lavoreremo per promuovere e dare visibilità a tutti». A patto che si rispettino i punti cardine: salvaguardia dei monumenti e delle zone di maggior pregio artistico, rivisitazione del banco con il nuovo modello, riqualificazione della merce, in modo che il commercio ambulante possa offrire prodotti di qualità, auspicando anche un ritorno dell’artigianato fiorentino sui banchi.