Mensa scolastica Scatta la caccia a chi non paga

Mancano 418mila euro per gli ultimi 4 anni. Poco più della metà è già stata recuperati

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di Fabrizio Morviducci

Mense scolastiche, è partita la caccia agli evasori. L’amministrazione ha avviato una campagna per il recupero dell’evasione legata alle mense scolastiche. Gli anni di riferimento partono dal 2018; il denaro da recuperare ammonta in tutto a 418 mila euro. "Grazie all’impegno unico dei nostri uffici – ha detto l’assessore all’istruzione, Ivana Palomba – stiamo portando avanti un lavoro capillare per recuperare le morosità nelle mense scolastiche: i risultati sono importanti e questo è giusto per la maggioranza delle famiglie che paga con regolarità un servizio di qualità, che ha un forte valore educativo". L’analisi dei dati informatizzati legati ai pasti, è stata fatta da una task force attivata appositamente dal comune. Attualmente sono stati recuperati 263.962,37 euro, pari al 63 percento della morosità complessiva iniziale accumulata nei quattro anni scolastici da settembre 2018 al 20212022. La somma più importante, 181mila euro, è stata recuperata dalle famiglie che ancora usufruiscono del servizio. Altri 82mila euro sono gli insoluti generati da famiglie con figli già avanti nel percorso di studio.

"Aver recuperato questo tipo di attività all’interno dei nostri uffici – ha detto ancora l’assessora Palomba – si è rivelato fin dall’inizio un’ottima scelta, sia per i risultati ottenuti fin dalle prime settimane, sia per il rispetto e la riservatezza rivolta a famiglie che hanno oggettive condizioni di difficoltà, che in ogni caso sono tenute a risolvere la propria situazione e si impegnano per farlo".

L’attività di recupero crediti interna agli uffici comunali viene condotta nell’ambito di un progetto finalizzato contattando le famiglie (sia telefonicamente, che con email e con pop up sul portale Mensa), e con la ricerca continua di accordi che consentano la soluzione dei diversi casi. "Gli uffici – hanno spiegato dall’ufficio scolastico del comune – propongono di volta in volta ai diversi nuclei piani di rientro compatibili con le diverse situazioni familiari". Un’attività che va avanti e che già ad oggi sta dando risultati migliori di quanto ottenuto negli anni passati da due ditte incaricate dall’amministrazione comunale, che avevano recuperato rispettivamente il 49% e il 34% delle morosità complessive accumulate nei periodi di riferimento. Il servizio mensa nelle scuole di Scandicci ogni giorno in media somministra tremila pasti ad alunni e studenti di Scandicci. Il costo per l’amministrazione è notevole: l’affidamento è in carico a Cirfood società cooperativa che lo gestirà fino al 2025 per un importo di 6.773.603,46 euro iva inclusa, a seguito del rinnovo dell’appalto portato a termine questa estate.

Il valore del pasto non può essere inferiore a 4,90 euro, ma grazie alla contribuzione del Comune saranno mantenute le agevolazioni in base a Isee e numero figli. Pagare la mensa per intero permette all’amministrazione di tenere alto il livello dei menù. Con l’ultimo appalto, sono state introdotte diverse novità come la merenda per le scuole d’infanzia e l’obbligo del rispetto dei nuovi Cam (Criteri ambientali minimi) del ministero dell’Ambiente per la ristorazione pubblica. I nuovi Cam hanno come obiettivi chiave più biologico, che passa al 50% minimo rispetto al 40% precedente, meno sprechi e una maggior simbiosi tra mensa e territorio. L’accertamento della morosità andrà avanti fino al recupero completo degli insoluti.

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