
Mehta dirige il Don Giovanni al Maggio
Quando le parole d’ordine sono condivisione, affiatamento, competenza, il risultato è assicurato ed il piacere che si produce è reciproco. Con Don Giovanni di Mozart, in scena da domenica prossima alle 18, il cartellone operistico dell’85º Festival del Maggio Musicale Fiorentino, nonostante le ormai note difficoltà, si prepara ad entrare nel vivo sotto i migliori auspici. Complice il folto pubblico di giovani che ha affollato mercoledì scorso la platea del teatro in occasione della prova generale e che ha moltiplicato, con un entusiasmo contagioso e un tifo da stadio, la brulicante energia che già serpeggiava tra gli addetti ai lavori e nella compagnia. L’allestimento, che ha dovuto rinunciare alle ambizioni iniziali per ripiegare (e non ce ne dispiace) su una regia collaudata, firmata da Giorgio Ferrara per il Festival di Spoleto, corredata dalle scene di Dante Ferretti e dai costumi di Maurizio Galante e ripresa per l’occasione da Stefania Grazioli, prende avvio dalle riflessioni di Søren Kierkegaard su Don Giovanni e si ispira al magnifico cimitero monumentale di Stagliano ponendo il suo pantheon sullo sfondo. E a guidare con determinazione la cavalcata è, ancora una volta, Zubin Mehta.
Il commissario straordinario Cutaia ringrazia lui e il maestro Gatti, e intanto si va avanti. Con un cast che vede Luca Micheletti (nella foto con Cutaia e Mehta) indossare i panni del libertino per eccellenza. Markus Werba, che molte volte nella sua carriera ha incarnato Don Giovanni, questa volta debutta nel ruolo del servitore Leporello. E poi, Jessica Pratt nel ruolo di Donna Anna e Ruzil Gatin come Don Ottavio; Anastasia Bartoli è Donna Elvira; mentre Benedetta Torre interpreta Zerlina. Eduardo Martinez e Adriano Gramigni, talenti dell’Accademia, sono rispettivamente Masetto e il Commendatore. Altre 4 le recite in programma: 3, 6, 9 e 12 maggio.
Chiara Caselli