Mattarella ha deciso: Andrea è Cavaliere

Il giovane studente Mucci, nostro collaboratore, si batte da sempre per togliere le barriere architettoniche: "Sto vivendo un sogno"

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di Elettra Gullè

"Incontrare il presidente Mattarella sarà un immenso onore. Questa onorificenza mi darà ulteriore slancio per proseguire le mie battaglie per i diritti civili delle persone con disabilità". Ancora quasi non ci crede Andrea Mucci, 23 anni, nostro tirocinante nella redazione web. Il giovane è tra i 33 insigniti dal presidente Mattarella delle onorificenze al Merito della Repubblica Italiana.

Costretto sulla sedia a rotelle per un problema di mobilità agli arti inferiori, Andrea dal 2016 ha creato un blog e dato vita ad una campagna, #mollaloscivolo, per sensibilizzare cittadini e istituzione sull’importanza di abbattere le barriere architettoniche.

Ecco la motivazione che arriva dal Quirinale: "Per il suo fantasioso contributo nella promozione della cultura dell’accessibilità".

Spesso ripeti che "l’accessibilità non è un regalo per i più svantaggiati ma un diritto di tutti".

"E’ proprio così. Se posteggi male o lasci la bici allucchettata ad un palo nel bel mezzo di un marciapiede, impedisci ad un disabile o ad un non vedente di muoversi in autonomia. Bisogna sempre pensare alle conseguenze delle proprie azioni. Invece, per molti non è così. Non si pensa che ci sono persone meno fortunate, con difficoltà anche nei minimi movimenti". Ti saresti mai aspettato di diventare Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana?

"È stata una notizia totalmente inaspettata. Ero in pausa pranzo quando mi hanno telefonato dal Quirinale. Non sono riuscito a trattenere l’emozione. Mia mamma, poi, appena l’ha saputo stava per svenire…".

Tu porti la tua esperienza anche nelle scuole.

"Sì, è importante. Anzi, secondo me sarebbe bello se un’ora di educazione civica venisse dedicata a leggere le storie delle persone nominate dal presidente Mattarella. Così, i ragazzi capirebbero cosa davvero significano l’impegno sociale e umano. Nessuno di noi è un’isola. Ciascuna persona ha bisogno di sentirsi parte di una comunità". Il 29 novembre dunque andrai a Roma, dal presidente della Repubblica.

"Mi pare di vivere un sogno. Ho sempre apprezzato moltissimo la sua figura, le sue parole". Com’è iniziato tutto?

"Partendo dalle mie difficoltà quotidiane, ho deciso di impegnarmi civilmente. L’abbattimento delle barriere, fisiche e mentali, è prioritario".

Sei anche in politica.

"Sì, sono consigliere al quartiere 2, dove vivo. Per me la politica è impegno concreto, attivo sul territorio. Grazie alle segnalazioni da me raccolte, sono stati avviati molti interventi di abbattimento delle barriere architettoniche".

Il tuo risultato più grande?

"Le rampe necessarie per proseguire sotto il colonnato della basilica della basilica della Santissima Annunziata". Com’è la situazione a Firenze? "Molto migliorata, ma ci sono ancora diversi scivoli che mancano in prossimità degli attraversamenti pedonali. Il Comune dimostra attenzione e impegno. C’è ancora da lavorare sulla sensibilizzazione dei cittadini".

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