Maggio Fiorentino . Cutaia verso Roma. E ora in pole position c’è l’ex ad Rai Fuortes

L’attuale commissario sta per terminare il suo incarico ma in tanti speravano in una sua riconferma da parte del ministero della Cultura. In scadenza anche il contratto del direttore musicale Daniele Gatti.

Maggio Fiorentino . Cutaia verso Roma. E ora in pole position c’è l’ex ad Rai Fuortes

Maggio Fiorentino . Cutaia verso Roma. E ora in pole position c’è l’ex ad Rai Fuortes

Carlo Fuortes in pole per il ruolo di Commissario straordinario del Maggio Musicale Fiorentino. La decisione diventa sempre più probabile dopo la notizia che vedrebbe Onofrio “Ninni“ Cutaia tra i papabili per l’incarico di direttore generale al Teatro di Roma. La situazione si sarebbe sbloccata dopo una telefonata tra ministero della Cultura, comune di Roma e regione Lazio, tesa a dirimere la difficile situazione che si era creata al teatro capitolino dopo la nomina di Luca De Fusco a direttore generale. Nomina avvenuta sabato scorso. Dopo giorni di contrapposizione politica e polemiche la situazione dovrebbe trovare una soluzione nella prossima riunione del Consiglio di amministrazione prevista, a quanto si apprende, per domani.

In quella occasione ci dovrebbe essere una doppia nomina, ovvero De Fusco direttore artistico del teatro Argentina, del Teatro India, del Torlonia e del Valle quando sarà di nuovo agibile. Mentre il ruolo manageriale di direttore generale andrebbe a Onofrio Cutaia.

Cutaia sta per terminare il suo mandato di commissario straordinario al Maggio Fiorentino, dove - secondo i piani attribuiti al ministero della Cultura - potrebbe arrivare l’ex amministratore delegato Rai, Carlo Fuortes del quale ormai si parla da qualche mese. Nel frattempo serve che la Fondazione commissariata nomini il nuovo consiglio di indirizzo, composto da sei membri in rappresentanza di ministero della Cultura, Regione Toscana, Comune di Firenze (col sindaco a cui spetta la carica di presidente), e soci privati, fra cui la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze.

Queste nomine sono ancora di là da venire. Una volta insediato, il consiglio d’indirizzo avrà il compito di fornire al ministero una rosa, solitamente una terna, da cui scegliere per l’incarico di sovrintendente. Il prestigioso nome di Carlo Fuortes è come detto in pole position. Tutto ciò dopo la vicenda del San Carlo di Napoli, che l’ex Ad della Rai ha dovuto lasciare dopo un ricorso al Tar. Lui stesso ha già detto di esserne onorato, anche se non sfugge che in prima battuta avrebbe preferito “dirigere“ la Scala di Milano.

Ma, sia all’interno del Maggio che fra le forze politiche, erano in molti a fare il tifo per la permanenza di Cutaia. Fra i suoi meriti, non c’è solo quello di aver dato una virata ai conti, di aver tagliato e riequilibrato le “follie“ di Alexander Pereira. Ma di aver riportato serenità e fiducia all’interno del teatro, dal pubblico alle maestranze, senza sacrificare la qualità artistica dei cartelloni. Nel 2024 scade inoltre il contratto al direttore musicale Daniele Gatti, che potrà sì essere confermato, ma senza la possibilità di dirigere concerti sinfonici, visto il suo contratto da direttore principale con la Staatskapelle di Dresda.

A.P.