"Lupi e ibridi imperversano. La situazione è insostenibile in Valdisieve come nei territori della città metropolitana di Firenze, e mette a rischio l’incolumità delle persone, con ingenti danni per gli allevatori, greggi sbranate e danno d’immagine per l’impatto negativo sui turisti". Una questione che rischia di degenerare, anche ai margini dei centri abitati. Qualcosa con il quale - loro malgrado - si sono già trovati a fare i conti alcuni imprenditori agricoli della Valdisieve, primo fra tutti il titolare dell’azienda La Valle del Sasso, il cui cane è stato ucciso da un branco di lupi. Sulla vicenda intervengono il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Vittorio Fantozzi, vicepresidente della commissione sviluppo economico, e il consigliere della Città metropolitana di Firenze, Alessandra Gallego: "A più riprese - attaccano - abbiamo sollecitato l’attenzione e posto il problema a livello regionale in commissione e con atti discussi in aula. Quali soluzioni intende mettere in campo la Regione per dissuadere i lupi ad avvicinarsi ai centri abitati? Vorremmo sapere se la popolazione del lupo in Toscana è ben monitorata, visto che l’ultimo censimento regionale è stato effettuato nel 2016. Vorremmo sapere se per le aziende zootecniche, oltre agli indennizzi, si stiano programmando misure per sgravare gli allevatori dai costi di rimozione, trasporto e smaltimento delle carcasse. Un costo che sta incidendo interamente sugli allevatori stessi".
"C’è un aumento esponenziale e non controllato di lupi - proseguono Fantozzi e Gallego - in Toscana e in tutto il territorio nazionale. Sono animali che se si espandono in maniera incontrollata, mangiano qualsiasi cosa nel bosco, andando contro anche alla biodiversità".
Leonardo Bartoletti
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