
Luigi De Filippo
Firenze, 31 marzo 2018 - "Sai che ti dico? Che Firenze per me è quasi la mia seconda città, la sento molto profondamente, sento che qui ci sono passati i grandi del teatro e soprattutto mio zio Eduardo che qui ha fondato la prima scuola di drammaturgia che poi è stata ricopiata in tutta l'Italia. Per questo tutte le volte che vengo a Firenze, chessò, mi pare di uscire di casa e rientrare da certi parenti che mi aspettano".
Luigi De Filippo aveva un rapporto speciale con la Toscana e con il Teatro della Pergola in particolare. L'ultima volta c'era stato con un testo "di famiglia", "Natale in casa Cuipiello" un anno fa dove aveva letteralmente trionfato il figlio di Peppino e nipote di Eduardo, lo ricordiamo bene come degno erede di una famiglia che fa teatro con grande successo da tre generazioni: questa ultima volta fiorentina si era confrontato con la vicenda di un povero uomo considerato quasi un bambino soprattutto quando si avvicina il Natale e si riaccende la sua grande passione per il Presepe.
E' morto oggi a Roma, e aveva 87 anni e da tempo era malato. Lo ricordiamo anche noi con un grande affetto, amico de La Nazione dove era stato a incontrare il pubblico dei nostri lettori più di una volta con grandissimo successo. Era attore, regista e commediografo, figlio di Peppino De Filippo - chi non ricorda Pappagone? -era ultimo erede della storica dinastia. Nato a Napoli il 10 agosto 1930 e il destino ha voluto che fino a qualche mese fa portasse in scena esattamente 'Natale in casa Cupiello', l'ultima proposta a Firenze, questa volta al Teatro Parioli di Roma di cui era direttore artistico.
La cosa che lascia molto amaro in bocca è che con Luigi De Filippo scompare l'ultimo attore e regista della più grande famiglia del teatro italiano: suo cugino Luca, figlio del grande Eduardo se n'è andato nel 2015 per un male incurabile scoperto all'improvviso. ma restano le loro vite ed i loro capolavori, ed è una ricchezza che non scomparirà perché parte integrante e fondamentale della cultura di questo Paese. "Quello che è stato il mio intento - mi spiegava - era portare sempre e condividere il messaggio dei De Filippo, l'importanza della famiglia, delle cose belle, dei veri valori della vita. Anche a teatro. Non c'è niente di meglio del teatro per comunicare". Era padre di Carolina che lo aveva reso nonno nel 2005 e dal 1997 era sposato con Laura Tibaldi con la quale ha condiviso gli ultimi vent'anni di una carriera bellissima. La camera ardente sarà allestita lunedì 2 aprile, dalle 15 alle 21, al teatro Parioli di Roma.