REDAZIONE FIRENZE

L’ospedale a domicilio Geriatri al pronto soccorso evitano 5.000 ricoveri Anziani fragili curati a casa

L’esperienza del Girot (gruppi specialistici con medico e infermiere) è fondamentale anche per evitare il sovraffollamento delle strutture d’emergenza degli ospedali: ogni giorno prendono in carico 25 pazienti

di Ilaria Ulivelli

L’ospedale a domicilio evita circa cinquemila ricoveri all’anno. Sono numeri importantissimi. E che in questa fase rappresentano un contributo determinanete per la tenuta dei pronto soccorso fiorentini.

Ogni giorno grazie ai Girot (Gruppi di intervento rapido ospedale-territorio) impegnati nei pronto soccorso vengono evitati nei tre ospedali fiorentini dell’Asl Toscana centro (Santa Maria Nuova, Ponte a Niccheri e Torregalli) 25 ricoveri al giorno, in media.

L’esperienza del Girot che nell’Asl centro è stata attivata a tempo di record durante la pandemia (anche grazie all’impegno e alla dedizione del direttore del dipartimento delle Specialistiche mediche, Giancarlo Landini) ed è presto diventata fondamentale per la cura a domicilio dei pazienti anziani fragili, con i team di specialisti geriatri e internisti, ma anche nutrizionisti, fisioterapisti, che forniscono direttamente al letto di casa, tutta l’assistenza di cui i pazienti cronici hanno necessità, per evitare il ricovero in ospedale. Con l’aiuto anche della strumentistica e della telemedicina: a casa vengono fatti esami del sangue, radiografie, ecografie.

Ma il Girot si è rivelato fondamentale in questa fase anche in ospedale. I geriatri lavorano in pronto soccorso dove prendono in carico direttamente pazienti anziani fragili con patologie anche in fase acuta. Accertate le condizioni, anziché farli restare in pronto soccorso in attesa di ricovero ospedaliero, li mandano a casa (in ambulanza) dove continuano a essere seguiti costantemente da équipe specialistiche.

Insomma, il Gruppo di intervento rapido ospedale-territorio ormai è diventato un modello: curare a casa anche le malattie in fase acuta per evitare l’ospedalizzazione, non solo alleggerisce la pressione sui pronto soccorso ma è anche un’ottima risposta alle esigenze del paziente. Nell’esperienza del Girot è stata rilevata una significativa diminuzione della mortalità dei pazienti geriatrici curati a domicilio, il 10% da marzo 2019 a giugno 2021. Un fenomeno dovuto anche a una nutrizione più accurata, alla mobilitazione e alle infezioni evitate. Altro dato importante riguarda il ‘delirium’, il disorientamento che colpisce il 20% dei pazienti anziani in ospedale, a casa si riduce al 2%, azzerando il fattore di stress dell’isolamento dagli affetti e dalle abitudini.

Insomma, curando a casa si evitano momenti traumatici e anche la cura risulta più efficace.

Il Girot di cui è responsabile Enrico Benvenuti per l’Asl Toscana centro, direttore della Geriatria di Firenze e Empoli dell’azineda sanitaria ha le competenze necessarie: geriatra e infermiere. Serve per dare risposte al paziente anziano quando ha complicanze. Un modello che si estende, con l’integrazione del medico di famiglia: è lui che può attivare questo servizio.

E’ l’ospedale che butta giù i muri e va dall’anziano, dando forza ai suoi bisogni. Per la prima volta Asl e Careggi collaborano insieme a questo progetto che sta cambiando volto all’assistenza. Alcune cure devono essere fatte per forza in ospedale, ma molte possono essere fatte a casa, sostenute dalla rete di geriatria, medicina interna e medici di famiglia.