OLGA MUGNAINI
Cronaca

L’onorificenza al Quirinale. Aleotti cavaliere del lavoro: "Avanguardia e tradizione"

L’azionista e membro del board di Menarini premiata da Mattarella "Mi riempie di emozione e orgoglio per un’azienda straordinaria. Per noi etica e cultura del lavoro restano valori fondamentali".

Lucia Aleotti riceve il riconoscimento dal Presidente della Repubblica

Lucia Aleotti riceve il riconoscimento dal Presidente della Repubblica

Il pensiero va subito a tutti i dipendenti dell’azienda. Ma in primis è al padre Alberto che dedica quest’onorificenza, la stessa ricevuta dal patron di Menarini nel 1978, e scomparso nel 2014.

Lucia Aleotti, azionista e membro del board della multinazionale del farmaco Menarini, è stata insignita ieri del titolo di Cavaliere del Lavoro. A consegnarle il premio, assegnato ad altri 24 imprenditori, è stato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della cerimonia al Quirinale.

Aleotti, i primi pensieri dopo questo riconoscimento ?

"Ricevere questo titolo così prestigioso mi riempie di emozione e orgoglio. Si tratta di un grande riconoscimento per tutto il lavoro di squadra della nostra straordinaria azienda nel tutelare la salute dei pazienti in tutto il mondo. La cultura e l’etica del lavoro sono valori fondamentali per il futuro di tutti, trasmessi a me, a mio fratello e a tutta l’azienda da nostro padre, anch’egli nominato Cavaliere del Lavoro nel 1978".

Lei dice che è un riconoscimento per tutta l’azienda.

"Certamente è merito di tutti i team che hanno lavorato così tanto in tempi più o meno facili, in circostanze geografiche così complesse. E quindi senza retorica è davvero un premio per tutto quello che l’azienda ha fatto".

Che ha fatto, ma forse che anche sta facendo? Dove sta andando Menarini?

"La nostra azienda è impegnatissima soprattutto a mantenere le sue radici salde in Italia, a crescere all’interno del nostro Paese e a far crescere il Paese, con investimenti di ricerca e sviluppo nella parte medica e produttiva di qualità, con l’utilizzo delle nuove tecnologie, fra cui l’Intelligenza artificiale per migliorare lo sviluppo scientifico. All’interno delle varie aree terapeutiche, l’attenzione è proprio per quelle che sono fondamentali per il mondo della salute. Quindi quelle cardiovascolari, oncologiche e dei batteri killer".

Menarini ha un presidio in tantissimi Paesi del mondo, ma con testa e cuore a Firenze.

"Siamo presenti in 140 Paesi, ma la nostra storia è legata a Firenze, al nostro quartier generale al Campo di Marte. Per spiegare il nostro impegno, vorrei ricordare che da anni tutti i nostri gli utili sono reinvestiti in azienda".

Le azioni sono tutte in mano alla sua famiglia. Ma perché la scelta di un amministratore delegato e un presidente esterni?

"E’ una scelta di cui siamo felici perché ci aiuta ad avere una visone sempre più globale, necessaria per il nostro settore".

Le candidature per questa onorificenza vengono selezionate da coloro che sono già Cavalieri del Lavoro.

"Sì, e questo è ancora più importante, oltre che giusto, perché solo chi lavora può conoscere chi lavora. E quindi un grazie anche a loro, per aver pensato di portare il mio nome".

Tra i tanti messaggi di congratulazioni, anche quelli della sindaca Sara Funaro, "un meritato riconoscimento - ha detto - per il lavoro svolto durante tutta la sua carriera in favore della diagnosi e della ricerca. Un orgoglio per la nostra città".

L’europarlamentare di Fratelli d’Italia, Francesco Torselli, ha sottolineato invece come "questo meritatissimo riconoscimento onori non solo l’ impegno personale di Lucia Aleotti, ma celebri anche il lavoro collettivo e l’eccellenza di Menarini, un simbolo della Toscana che contribuisce alla salute dei pazienti in tutto il mondo. È motivo di orgoglio vedere un’azienda toscana raggiungere simili traguardi, frutto del talento e innovazione. L’impegno e i valori trasmessi da Menarini sono un faro per il futuro".