
Usura
Firenze, 17 agosto 2023 – Padri di famiglia che non riescono ad arrivare a fine mese, ma anche fiorentini con il vizio del gioco e imprenditori che hanno fatto il passo più lungo delle gamba. Sono queste le persone che bussano alle porte del centro di ascolto anti-usura gestito dalla Misericordia.
"Nei primi cinque mesi del 2023 – ci spiega il responsabile Aldo Ballerini – ci sono stati ventisei incontri con i cittadini, gli stessi di tutto il 2022, che si sono tradotti in quattro ’pratiche’ attivate e tutt’ora in corso".
Il centro, oltre alla funzione sociale ed educativa (con incontri e seminari su temi economici) ricopre un ruolo da intermediatore tra i cittadini in difficoltà e le banche. "I volontari che fanno parte dell’ente sono quasi tutti ex professionisti che hanno lavorato in banca – continua Ballerini –, per questo mantengono un dialogo produttivo con gli istituti bancari sulla base delle istanze presentate dai fiorentini".
A questo si aggiunge anche una funzione ’paracadute’: "La ’Fondazione Toscana prevenzione usura’, a cui facciamo riferimento e che copre tutta la Regione, – aggiunge Ballerini – si fa carico del 50 per cento della garanzia per l’attivazione di nuovi mutui, che vengono accesi per il cittadino che si trova in difficoltà". Chiunque ha problematiche economiche può quindi affidarsi al Centro? Non è così facile. Le garanzie richieste dalle banche sono molte, quindi chi "accende un nuovo mutuo deve comunque presentare un profilo di affidabilità economica, che va dalla proprietà immobiliare al fatto di avere un lavoro fisso".
Una ’scrematura’ necessaria, in quanto allo sportello della Misericordia si presentano molto spesso persone con dipendenza dal gioco d’azzardo. "Una volta una signora – chiosa Ballerini – voleva accendere un mutuo nonostante percepisse circa 2mila euro al mese. Solo in seguito capimmo che era ludopatica e che spendeva tutto nel gioco".
C’è anche, però, chi attraversa realmente un brutto periodo, uomini e donne che "hanno perso il lavoro oppure non riescono a mantenere tutte le spese, tra affitto, figli e via dicendo". In quel caso "il nostro sportello si attiva e cerca di aiutare il più possibile la persona", conclude Ballerini.
La maggioranza dei fiorentini che si presentano al centro "chiede però un aiuto d’emergenza, denaro per comprare del cibo e altri beni di prima necessità". Non a caso, secondo la Caritas, nel 2022 sono aumentati del 6,6% rispetto al 2021 i fiorentini – quasi 8mila in tutto – che hanno chiesto aiuto agli sportelli dei centri d’ascolto. Tante, troppe persone.
P.M.