ANDREA SETTEFONTI
Cronaca

Lo stile di Sara Checcucci Sarta, stilista e designer

Ultima tappa del progetto Tradizione artigiana. "Curo molto i dettagli"

di Andrea Settefonti

Un po’ designer, un po’ sarta, un po’ stilista. Sara Checcucci, che progetta, cuce e realizza abiti su misura e a domicilio, lasciandosi ispirare dagli occhi e dai capelli delle persone. È lei una dei 13 artigiani protagonisti del progetto Tradizione artigiana con il quale il Comune di Barberino Tavarnelle intende valorizzare territorio e attività artigianali. Un progetto che sarà presentato domani alle 15,45 nella Sala del Cenacolo di Badia a Passignano. Sara Checcucci, erede di una tradizione locale, realizza abiti utilizzando stoffe italiane di altissima qualità che trasforma in creazioni da donna e da uomo, per tutte le occasioni, soprattutto quelle da cerimonia, attraverso la tecnica del disegno su carta o quella francese del Moulage. La sarta realizza amche ricami su telaio con tecnica mista in uso esclusivo dell’alta moda. Tutto è iniziato nella vita di paese a Sambuca, dove Sara Checcucci amava condividere il suo tempo di bambina, curiosa e attratta dalle mani all’opera delle donne del borgo che si ritrovavano per ricamare, cucire, conversare della famiglia e dei fatti di paese davanti all’uscio di casa. Sara Checchucci, diplomata al Polimoda come tecnico modellista, con un bagaglio di esperienze sartoriali di tutto rispetto che le hanno permesso di approdare agli atelier di New York progetta e realizza capi che intrecciano tradizioni sartoriali e ricami tipici del Chianti. "Un tratto distintivo delle mie creazioni – sottolinea la giovane sarta - è l’accuratezza nei dettagli e l’armonia tra il capo e chi lo indossa". La giovane sarta dedica la sua passione e la sua fine abilità a quelle donne che le hanno trasmesso l’amore per la lavorazione dei tessuti, protagoniste autentiche e spontanee del fatto a mano chiantigiano.

"Gli artigiani che hanno aderito al nostro progetto sulla valorizzazione e la promozione contemporanea della tradizione artigiana - commenta l’assessora allo sviluppo economico Tatiana Pistolesi - sono veicoli di memoria e abilità, testimoni di una cultura viva che compongono quel patchwork di tradizione e tipicità che connotano la qualità del vivere in Chianti, territorio che immerge nella bellezza del paesaggio naturale e nella profondità dell’esperienza umana".