NICCOLO' GRAMIGNI
Cronaca

Lo sterminio nazista paragonato a Gaza: bufera sull’evento a Bagno a Ripoli

L’associazione Amici di Israele contesta il convegno organizzato, tra gli altri, dall’Anpi locale

Le parole dell'Associazione Amici di Israele

Firenze, 17 gennaio 2024 - L'associazione Amici di Israele di Firenze, in una nota, contesta l'organizzazione ad opera (fra gli altri) dell'Anpi di Bagno A Ripoli di un evento intitolato 'Mai più: 80 anni fa lo sterminio del popolo ebraico da parte dei nazisti - Oggi il genocidio del popolo palestinese da parte dello stato di Israele'. L’iniziativa è in programma per il 27 gennaio - Giorno della Memoria.

Secondo l’associazione si “intende mettere sullo stesso piano la Shoah con la attuale situazione di Gaza, finendo per svilire in modo inaccettabile il ricordo dello sterminio di sei milioni di ebrei ad opera del regime nazista. Quello messo in atto dai nazisti è un unicum nella storia". A dirlo è Kishore Bombaci, presidente dell'associazione.

"Mmischiare quell'evento con la guerra di Gaza denota quanto meno ignoranza rispetto alla storia e rispetto al presente, oltre a essere una strumentalizzazione orrenda della tragedia del popolo ebraico. Stupisce - continua Bombaci - ma non troppo che tale prospettiva venga assunta dall'Anpi che probabilmente dimentica (o fa finta di dimenticare) che fu la Shoà ad essere un vero e proprio genocidio”.

" Usare questa parola - come fanno anche gli organizzatori dell'evento di Bagno a Ripoli - a sproposito, mistifica la realtà asservendola a una narrazione propagandistica faziosa e di natura antiebraica che contrasta radicalmente con lo spirito del 27 gennaio. Siamo di fronte a un tentativo subdolo di cambiare le carte in tavola, e di confondere l'opinione pubblica", conclude Bombaci.

Sul convegno critiche erano arrivate anche dal sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini: "Siamo tutti dell'Anpi. Ma stavolta siamo sconcertati e in profondo e totale disaccordo" per "un accostamento che purtroppo sembra avere il sapore della provocazione fine a se stessa e soprattutto lede il ricordo delle vittime della Shoah, non contribuendo certamente a supportare la causa del popolo palestinese".