MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

L’Italia conquista la Cina. Nel nome dell’architettura

Inaugurato nel cuore finanziario di Shanghai un innovativo palazzo di 16 piani. Porta la firma dello studio fiorentino Archea Associati di Marco Casamonti.

L’Italia conquista la Cina. Nel nome dell’architettura

Porta la firma dello studio fiorentino Archea Associati, guidato dall’archistar di fama internazionale Marco Casamonti, uno dei più importanti e innovativi palazzi del centro finanziario della Cina. Coi suoi 16 piani svetta nel cuore pulsante di Shanghai, ha una rampa di un chilometro, ed è fresco d’inaugurazione, avvenuta ieri. Il palazzo è la nuova sede dell’East China Electronic Power Design Institute, e spicca in quella che, oltre a essere la città più grande del Paese, rappresenta uno snodo finanziario di importanza mondiale. Casamonti con questo progetto si conferma dunque tra gli architetti più influenti e prolifici al mondo, i cui interventi spaziano dalla scala urbana, fino a lasciare il segno nell’urbanizzazione delle più importanti metropoli.

L’archistar vanta l’ideazione e la realizzazione di grandi opere, tra cui figurano il Viola Park, la cantina Antinori nel Chianti Fiorentino recentemente considerata la più bella del mondo, il nuovo stadio nazionale e la torre di Tirana, e sta ultimando il Kiss bridge in Vietnam. L’edificio appena inaugurato a Shanghai si affaccia su due strade principali della città: la Wuning Road a est e la Zhongshan North Road (Inner Ring Elevated) a sud, posizione che gli conferisce il potenziale per diventare un punto di riferimento cittadino. L’edificio si sviluppa su sedici piani per una superficie di 50.000 metri quadrati, oltre a due piani interrati di 25.000 metri quadrati, per un totale di 75.000 metri quadrati. I primi piani ospitano reception, sale riunioni, area espositiva, palestra, sala conferenze, archivio, mentre i piani intermedi sono open space destinati ad aree di lavoro.

Il concetto di base è proprio quello di integrare le varie funzioni all’interno di un unico blocco in cui tutte le esigenze funzionali sono centralizzate, rendendo così il progetto più economico ed efficiente. Negli ultimi piani si trovano invece gli uffici direzionali e le sale riunioni. Per il tetto invece, che accoglie un piccolo bar e un giardino, è stata pensata una funzione più ricreativa. Il progetto mantiene due ingressi su Wuning Road, uno utilizzato come accesso principale e l’altro come entrata secondaria per il traffico veicolare e pedonale. Elemento caratterizzante dell’intero edificio è una lunga rampa, di un chilometro, in corten posizionata nella facciata ovest, che costituisce un percorso di accesso ai vari piani, mentre due rampe a ovest e sud-est conducono ai garage sotterranei.

L’intervento ha voluto rispettare la scena esistente e rispondere alle caratteristiche del sito, tenendo conto del paesaggio urbano e dei requisiti di pianificazione generale.