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L’impianto conteso. In tre alle Due Strade. E l’inquilino Scandicci ‘turba’ le altre società

"Bartolozzi inadeguato all’Eccellenza". I ’Blues’ cercano un campo e puntano lo stadio Bozzi. Ma la convivenza fra il Porta Romana e la Rondinella è già complicata dalla promozione del Bibe 1964.

L’impianto conteso. In tre alle Due Strade. E l’inquilino Scandicci ‘turba’ le altre società

FIRENZE

Dopo ‘Una poltrona per due’, un famoso film del 1983 di John Landis interpretato da Eddie Murphy e Jamie Lee Curtis, ecco arrivare ora sul palcoscenico sportivo la telenovela ‘Uno stadio per quattro’. In questo caso gli attori sono le società Porta Romana, Rondinella Marzocco, Bibe 1964 e Scandicci calcio con protagonista lo stadio Bozzi alle Due Strade. Tutti ci vogliono giocare perché si tratta, dopo lo stadio Artemio Franchi, dell’impianto più bello e funzionale della città ed è anche Centro Federale della Lega Nazionale Dilettanti della Federcalcio. Da precisare che lo storico stadio delle Due Strade è gestito da diversi anni dal Porta Romana, vincitore del bando comunale, con concessione in scadenza nel 2029.

A fare chiarezza su questa situazione è il presidente del Porta Romana, Lapo Cirri: "Lo Scandicci ha chiesto al Porta Romana di potersi incontrare e verificare la possibilità di disputare le partite casalinghe la domenica pomeriggio al Bozzi. La richiesta è di difficile soluzione perché la nostra prima squadra impegna già a domeniche alterne lo stadio e la Rondinella gioca da anni le partite interne in questo impianto come da convenzione. Credo che trovare spazi allo Scandicci sia praticamente impossibile, salvo deroghe di orario ed eventuali richieste di anticipo della partita da parte dello Scandicci. Comunque offriamo la nostra massima disponibilità a trovare delle vie d’uscita per il bene del calcio. Non prendo assolutamente in considerazione un eventuale scambio di campo fra Porta Romana e Scandicci per le partite casalinghe".

Altra società coinvolta è il Bibe 1964 che si può definire una costola del Porta Romana. "Siamo da sempre legati al club arancionero - afferma il presidente Alberto Locchi - e in questa stagione abbiamo centrato la promozione in Seconda categoria. Fino ad ora giocavamo il venerdì sera in notturna al Bozzi, ora salendo di categoria dobbiamo cercare un campo esterno per mancanza di spazio sufficiente la domenica pomeriggio. Questo con disagi e costi che dobbiamo superare con molti sacrifici e impegno. Ritengo che nel caso ci fosse una possibilità deve essere il Bibe il primo ad avere priorità per storia e vicinanza al Porta Romana".

La parola passa ora alla Rondinella Marzocco a nome del suo presidente Lorenzo Bosi: "La Rondinella, da convenzione comunale, ha diritto di giocare la domenica pomeriggio all’orario prestabilito le partite ufficiali di campionato allo stadio Bozzi. Sarà prerogativa di chi gestisce l’impianto attenersi a queste norme, come sempre è stato fatto e nel massimo rispetto e stima reciproca. L’unica cosa certa è che alle Due Strade giocherà la Rondinella e preciso che il ristrutturato impianto a Ponte a Greve ha l’omologazione per il settore giovanile".

Il protagonista inatteso nella telenovela, come un fulmine a ciel sereno, è lo Scandicci calcio. "Riteniamo che il nostro impianto Bartolozzi - fa presente il direttore generale dello Scandicci, Claudio Davitti - non possa accogliere nel migliore dei modi le partite dell’Eccellenza. Tante sono le difficoltà logistiche e strutturali da superare. Siamo alla ricerca di nuove e possibili soluzioni. Sarebbe molto gradito giocare allo stadio Bozzi delle Due Strade oppure in alternativa anche al Torrini di Sesto Fiorentino. Cercheremo di avere contatti e risposte concrete dalle società che li hanno in gestione. Al Bartolozzi abbiamo giocato quasi tutta la stagione del campionato di Eccellenza appena concluso dovendo superare situazioni non ottimali, nonostante il campo sia regolarmente omologato per tale categoria". Infine Davitti tiene a precisare: "La mancanza dello stadio Turri che l’amministrazione comunale ha deciso di demolire è stata per noi pesante. Inoltre non abbiamo ricevuto dal Comune di Scandicci nessuna risposta alle richieste per trovare delle soluzioni alternative. I tempi si allungano e lo Scandicci calcio è quello che ha subito la maggiore penalizzazione e vantiamo un numeroso e valido settore giovanile. Noi comunque non vogliamo creare problemi e pestare i piedi a nessuno. Siamo pronti a valutare varie possibilità. Ricordo che lo scorso anno, ad esempio, la partita con il Siena siamo stati costretti a giocarla alle Due Strade. Percorso per noi difficile ma che siamo pronti ad affrontare e superare in attesa di risposte dal mondo politico e dalle altre società sportive e in stretto contatto con il Comitato regionale Toscana Figc-Lnd".

Francesco Querusti