Libri, zaini e diari alle stelle Sul banco addio a 1.200 euro

In aumento il costo di testi e dizionari. Ma con l’usato si risparmia qualcosa

Libri, ma anche trolley, zaini astucci, penne, diari, pennarelli e tutto quel che insomma serve per affrontare l’anno scolastico che inizierà esattamente tra due settimane, il 15 ettembre prossimo.

Secondo Assoutenti, chi parte da zero - e non approfitta dell’usato, - può arrivare a spendere anche 1200 euro a figlio. Un salasso.

Beh, del resto ci sono trolley a 129 euro, diari a 18,99. Se poi si inseguono le mode, allora sì che bisogna fare un mutuo.

Ma quante bambine stanno già puntando i piedi per un rientro a scuola glitterato e griffato Ferragni? Da un monitoraggio dell’osservatorio nazionale federconsumatori, i costi del materiale scolastico registrano un aumento medio del 6,2% rispetto al 2022.

È poi in forte salita il costo dei libri: per ogni studente in media si spenderanno 502,10 euro per i testi obbligatori più due dizionari.

La variazione rispetto al 2022 è in questo caso del +4%. Acquistando i libri usati, invece, si risparmia oltre il 26%. Le spese sono particolarmente alte per gli alunni delle classi prime, ovvio. 488,40 euro per i libri per una prima media. 695,80 per una prima liceo.

Importi che, osserva Federconsumatori, risultano proibitivi per molte famiglie – vista anche la contingenza della crisi economica e del caro bollette – alle quali il più delle volte si chiede anche di acquistare pc e programmi. Ecco che sempre dallo studio effettuato dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori emerge che tra computer, webcam, microfono, antivirus, programmi base una famiglia, dovendosi dotare di tali dispositivi, arriva a spendere da 393,88 euro a 3.844,90 euro. Questi aumenti non vanno certo a vantaggio di librerie e cartolibrerie che, anzi, vedono ridursi i margini di guadagno, passati dal 15% lordo di due anni fa al 10% circa di oggi.

Insomma, i testi costano di più, ma i librai guadagnano di meno. E perdono quote di mercato: i margini attuali non consentono agli imprenditori di praticare sconti ai clienti finali. Cosa che invece possono fare le grandi piattaforme online e la grande distribuzione, da vari anni in prima fila anche sul versante della vendita dei libri di testo.

e. g.