"L’Europa non dipenda dall’energia dei russi"

Le conseguenze della guerra e le prospettive di pace al centro della conferenza che è iniziata ieri a Fiesole

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Ha preso il via ieri il principale evento dell’Istituto Universitario Europeo di Fiesole e cioè la conferenza internazionale “The

State of the Union”. La dodicesima edizione edizione dell’evento è intitolata "Un’Europa per le prossime generazioni?" e accoglie oltre cento tra responsabili politici di alto profilo, accademici e professionisti del settore privato provenienti da 40 Paesi.

Le conseguenze della guerra al centro delle discussioni con uno sguardo futuro dell’Europa. Nell’elenco dei relatori l’Alto Rappresentante dell’Ue e vicepresidente della Commissione europea Josep Borrell-Fontelles, la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola (nella foto) e il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus. Ieri le sessioni della conferenza si sono svolte alla Badia Fiesolana mentre oggi i partecipanti si riuniranno a Palazzo Vecchio.

"Abbiamo scelto che su alcune questionicome gli idrocarburi russi noi andremo ad una diversificazione strutturale – ha detto Vincenzo Amendola, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega agli affari europei – Lo faremo nel tempo: su carbone, petrolio e gas i 27 paesi dell’Europa usciranno dalla dipendenza russa. Questa è una scelta irreversibile e credo che sia giustificata anche da quello che è un rischio, come ha dimostrato la Russia invadendo un paese sovrano. In questi momenti le sanzioni vengono usate per reagire all’invasione del Cremlino, ma in tutti i casi noi abbiamo deciso di avere una diversificazione strutturale".

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