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L’emergenza sicurezza. Spaccate in calo del 50%: "Ma le bande si spostano"

Il Comitato per l’ordine di ieri ha fatto il punto sul fenomeno criminale. Il prefetto Ferrandino: "Avanti con i controlli, collaborazione fondamentale".

L’emergenza sicurezza. Spaccate in calo del 50%: "Ma le bande si spostano"

di Rossella Conte

Le spaccate sono diminuite di circa il 50 per cento con i controlli rafforzati disposti dalla prefettura di Firenze, ma si sono spostate nelle aree immediatamente limitrofe, come il quartiere di San Jacopino e Statuto. È quanto emerge dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuto ieri. "È stata svolta un’analisi approfondita del fenomeno – sottolinea la prefetta Francesca Ferrandino - che si sta spostando nelle aree limitrofe a quelle che erano oggetto della sperimentazione.

Sulla base di questo abbiamo deciso in primis di proseguire i controlli che erano già stati definiti precedentemente, che verranno tecnicamente abbozzati in sede di tavolo tecnico del questore Maurizio Auriemma, d’intesa con la polizia locale, anche tenendo presente le indicazioni delle associazioni di categoria". In buona sostanza, verranno potenziati ulteriormente i servizi congiunti di polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia municipale e "calibrati" sulla base delle denunce e delle segnalazioni anche grazie al protocollo ’Mille occhi sulla città’. Grazie al quale nell’ultimo mese sono 3.244 le persone identificate, 849 i mezzi controllati, 9 gli arresti e 24 le denunce.

Al centro del dibattito anche l’importanza di semplificare le procedure per presentare denuncia. In merito il presidente della Camera di commercio Leonardo Bassilichi propone: "Scriveremo alla prefettura, faremo una proposta per avere la possibilità di firmare digitalmente la denuncia. C’è bisogno che tutti denuncino". L’assessore Benedetta Albanese sottolinea l’impegno dell’amministrazione che "sta facendo la sua parte attraverso l’assunzione di nuovi agenti, turni straordinari di Polizia Municipale, pattuglie dedicate a questo tipo di controlli che vengono gestite dalla questura, ovviamente ulteriori rispetto ai servizi ordinari che già svolgiamo". Soddisfazione da parte delle associazioni di categoria. "Avanti in questa direzione", sottolineano Serena Vavolo e Jacopo Ferretti di Confartigianato. "I risultati indicano che è la strada giusta", le parole di Santino Cannamela e Lapo Cantini di Confesercenti. Se Luca Tonini di Cna chiede "più controlli anche nelle altre zone colpite", Franco Marinoni di Confcommercio e Aldo Cursano concludono: "Intensificando tutti insieme il livello di attenzione sociale diamo un segnale importante a chi chiede di poter lavorare".