
L’emergenza abitativa. Seconde case in affitto. Cinque fiorentini hanno detto sì a Caritas
"Son stata io a contattare le associazioni per mettere a disposizione la mia casa in affitto per qualcuno che ne avesse reale necessità. Attraverso la Caritas ho trovato degli inquilini eccezionali che si prendono cura dell’immobile e degli spazi condominiali anche per senso di gratitudine: è un’esperienza che consiglio a tutti". Stefania Masi ha affittato un appartamento a Legnaia alla Fondazione Solidarietà Caritas per il progetto "Housing Net" che coinvolge anche la Caritas Italiana e quella dell’Arcidiocesi di Firenze. L’iniziativa invita chi ha un’abitazione sfitta a metterla a disposizione per un contratto di affitto intestato a persone che hanno bisogno di un tetto. Sono conosciute dalla rete Caritas per vari motivi, spesso sono immigrati o con un passato travagliato da difficoltà; hanno un lavoro, ma faticano a trovare case in affitto sia per sfiducia da parte dei proprietari, sia per cambiamenti economici che non permettono loro di pagare gli affitti onerosi del mercato fiorentino. "Da sempre mi arrabbio quando i costi delle locazioni non seguono logiche oggettive, ma affettive e economiche e diventano carissimi – dice Stefania Masi -. Io son sempre stata equa nella definizione del canone mensile e quando la casa è tornata libera, ispirata da un deposito Caritas vicino casa mia, ho pensato di mettere a disposizione l’appartamento sfitto".
Ha incontrato i referenti dell’associazione e gli esperti immobiliaristi che collaborano con Caritas e poi ha conosciuto gli aspiranti inquilini. "Son tre ragazzi, due del Burkina Faso, uno del Senegal. Non si conoscevano se non di vista. Ma la loro convivenza va benissimo – conferma Stefania – e anche i vicini di casa della bifamiliare sono davvero contenti della loro presenza gentile ed educata".
Gli affittuari vengono seguiti da un tutor, anche sul fronte dei rapporti con i proprietari e di integrazione col vicinato (ma nel loro caso specifico, non ce ne sarebbe bisogno); hanno un contratto regolare "per ora di 18 mesi, come fase iniziale, conto che diventi a lungo termine" dice la proprietaria che ogni mese percepisce regolarmente l’affitto. "Attualmente grazie al progetto sono stati trovati 5 appartamenti in cui vivono 19 persone, tra cui tre famiglie e 5 giovani uomini di Senegal, Burjkina, Costa D’Avorio, Mali, Pakistan e Albania– sottolinea Vincenzo Lucchetti, presidente di Fondazione Solidarietà Caritas Firenze -. Per un altro alloggio sono in corso le procedure per l’assegnazione. Tutti gli affittuari hanno contratti di lavoro. Questo progetto permette anche di rilevare il bisogno di case: ci sono residenti che, a causa dei cambiamenti economici e del mercato immobiliare fiorentino, si sono ritrovati in situazioni di estrema difficoltà". Il progetto li aiuta, dando un tetto e un sostegno importante a chi chiede solo fiducia.