
di Sandra Nistri
Il palco del teatro di Calenzano, domani dalle 21,15, sarà tutto per Serra Yilmaz. La voce dell’attrice turca, prediletta di Ferzan Ozpetek, guiderà gli spettatori all’interno delle "Novelle Orientali" di Marguerite Yourcenar, produzione Bam Teatro, raccolta di storie comparse per la prima volta nel 1938, mescolate a racconti e memorie di viaggi della scrittrice, grande amante dell’Oriente.
Signora Yilmaz, che spettacolo è Novelle Orientali?
"In realtà non si tratta di un vero e proprio spettacolo, è un reading, una serie di letture del libro di Marguerite Yourcenar che è uno dei miei autori preferiti. Quando abbiamo parlato di una collaborazione con Bam Teatro e di testi che mi sarebbe piaciuto leggere è uscito subito fuori il nome della Yourcenar. Abbiamo trovato un autore che tutte e due ammiravamo ed è stato facile incontrarci".
Di solito parlando della Yourcenar si pensa subito a ‘Memorie di Adriano’. Perché invece le Novelle?
"Le Novelle sono bellissime e credo che chi ama la Yourcenar le conosca sicuramente. Quando si legge questa autrice si rimane fulminati dall’eleganza e ricchezza della sua scrittura e viene la voglia di approfondire: se io amo un romanzo di qualche scrittore ho voglia di indagare, di leggere tutto quello che ha scritto. Quindi chi ama la Yourcenar conoscerà sicuramente le Novelle ma sarà un piacere anche farle apprezzzare ad altre persone".
Altri suoi prossimi impegni in teatro o al cinema?
"In teatro riprenderò per la terza stagione il Don Chisciotte con Alessio Boni che fino ad oggi ha riscosso un grande successo e, nella prossima primavera, lavorerò in un film che non sarà con Ferzan Ozpetek. Non avendo però l’accordo con la produzione non posso dare ulteriori informazioni, nei prossimi mesi però usciranno tutte le informazioni su questo lavoro".
Lei viene definita la "musa di Ferzan Ozpetek". Le piace o rischia un po’ di limitarla?
"Credo che mi limiti. La nostra è una bella collaborazione, lui è un mio amico e sono sempre felice di lavorare con Ferzan perché è davvero piacevole. Però essere sempre legata a lui non sempre è molto bello, è una etichetta che rischia, in qualche modo, di ingabbiare".