
Bambole di stoffa protagoniste oggi e domani, realizzate a mano da Rossana Gay, insieme ai ritratti d’arte ispirati alle grandi scrittrici e poetesse del passato. Rossana Gay, attrice milanese residente da anni a San Casciano, si reinventa ‘sarta letteraria’: divoratrice di parole, le parole le "anima" con la stoffa e adesso mette in scena le sue bambole scrittrici al Teatro Niccolini, con le voci di cittadine e attrici. Si intitola "Bambole diverse": sono scrittrici, poetesse, filosofe, molte delle quali vissute nel XX secolo, altre appartenenti ad epoche diverse, in un viaggio à rebours fino all’antichità. Con l’ago e il filo, che lei già sapeva usare, e lo sguardo curioso sul mondo, attratto dalla scrittura femminile, l’attrice ha realizzato 15 bambole, utilizzando tessuti di riciclo donati, che ritraggono le grandi intellettuali del passato, a lei care anche per il suo stretto legame con il teatro. Sono i ritratti in lana, cotone, velluto, bottoni paillettes, strass, tessuti di riciclo donati da amici e conoscenti, che si fanno opere d’arte con le sembianze di un gruppo di intellettuali e pensatrici più o meno celebri, molte delle quali invisibili ai più. Un esercito di donne che parlerà e si racconterà nel corso di un evento inedito promosso e finanziato dal Comune di San Casciano. L’evento, "Bambole diverse. Scrittrici nel tempo", è una ’due giorni’ caratterizzata da installazioni, video, spettacoli teatrali, incontri. "Ricordo di aver letto un libro, "Donne che corrono coi lupi" di Clarissa Pinkola Estés, e di aver deciso di mettermi a cucire – rivela Rossana Gay – per esplorare un’altra parte di me, ci ho ritrovato l’amore per la lettura e la voglia di esprimermi con le mani".
Andrea Settefonti