
C’è chi ha un tesoro nascosto in casa e nemmeno lo sa. Magari in uno scatolone dimenticato in soffitta oppure tra i ricordi abbandonati in cantina. La generazione nata tra la fine degli anni Ottanta e i primi Duemila farebbe bene a dare una controllatina perché le carte Pokémon collezionate da piccoli oggi potrebbero valere una fortuna. Quanto? "Anche più di mille euro ciascuna", spiega Filippo Martelli che vive a Montelupo Fiorentino e ha fondato una community su Facebook chiamata ‘Pokémon Marketplace Italia’ dove si vendono, si comprano e si scambiano carte Pokémon.
"Un gruppo da quasi tremila membri con collezionisti, appassionati o curiosi da tutta Italia", racconta Filippo che amministra il gruppo insieme a un amico. La nuova moda dei Pokémon è esplosa un paio di anni fa in America travolgendo i fan di tutto il mondo. "L’innesco lo ha fato un collezionista americano che ha speso circa 40mila euro per comprare la carta di Charizard set base, prima edizione – spiega Filippo –. Da lì c’è stato un vero boom di compravendite e scambi". Tanto che oggi i prodotti Pokémon (non solo le vecchie carte) vanno letteralmente a ruba nelle edicole e nei negozi di giocattoli. Il primo in Italia a lanciarsi in questo business è stato Federic, 700mila seguaci solo su YouTube: "Grazie ai Pokémon ha costruito un impero, tanto che oggi fa l’imprenditore e gestisce uno store con il suo marchio – riprende Filippo –. Nel nostro gruppo ci limitiamo a confrontare le carte e a dare consigli, evitando che i meno esperti possano essere truffati. In questo modo si agevolano gli scambi e le compravendite, anche se poi gli acquisti o le aste vengono gestite in privato". Si parla comunque di cifre da capogiro: "Ci sono carte che valgono pochi centesimi e altre molto, ma molto di più. Una delle ultime che ho comprato, ad esempio, valeva 1.500 euro", dice Filippo. L’equivalente di un mese di lavoro per un operaio, tanto per capirsi. E chi da piccolo era un appassionato ha ottime chance di guadagno: "Facendo una media, su 10 che rispolverano le vecchie carte, 5 riescono a venderle, gli altri 5 ricominciano a collezionarle". Ci sono alcuni segreti per stimarne il valore: "Innanzitutto il simbolo in basso a destra: se c’è una stellina significa che la carta è rara – spiega il collezionista che vive a Montelupo –. Poi la conservazione della carta e la sua brillantezza: le ’holo’ valgono di più. Ma in generale è sempre il mercato a stabilire il valore". Nei piani di Filippo c’è l’idea di organizzare un’iniziativa che richiami tanti appassionati: "Magari proprio qui in zona – conclude –. La mia collezione? Un armadio pieno di scatoloni e raccoglitori. Non sono mai riuscito a contare tutte le carte".
Alessandro Pistolesi