Nata in una famiglia di esuli russi che l’avevano lasciata a balia in Francia, Elena era cresciuta ribelle e anticonformista, dispotica e generosa. Per ricomporre le tante facce della sua identità, la nipote deve ripercorrere il cammino dei Dresner, le tappe di una integrazione di successo in Italia: le amicizie con il sionismo nascente dei Rosselli ma poi perfino con Mussolini, la scalata del Credito Italiano. Poi altre fughe, con le leggi razziali del ’38, e abbandoni: la storia di Elena e dei Dresner è il nuovo libro di Laura Forti La figlia inutile (Guanda). Forti (nella foto) ne parla oggi alle 18 alla Feltrinelli Firenze, in piazza Repubblica, con Wlodek Goldkorn.
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