L’asse europea della droga non va ignorata

Salvatore

Calleri *

La brillante operazione della Guardia di Finanza dell’altro giorno partita da Firenze e Prato e che ha toccato Milano e l’Olanda è molto interessante, vediamo perché.

Uno: si conferma l’importanza dell’area tra Firenze e Prato come snodo del traffico di droga in asse con i porti di Rotterdam in Olanda e di Anversa in Belgio.

Due: siamo di fronte a dei narcos marocchini che fanno affari in Belgio e Olanda, molto probabilmente, ma da verificare, con la “mocro maffia” che gestisce le importazioni al porto di Rotterdam ed Anversa.

Tre: il riciclaggio del denaro dei narcotrafficanti riguarda anche quelle normali attività commerciali che essendo finanziate dal traffico di droga non sentono la crisi economica accentuatasi nel periodo pandemico.

Quattro: si conferma una presenza narcos diversa dalle organizzazioni tipicamente italiane ma non per questo meno importanti.

Crediamo sia l’occasione giusta per mettere in evidenza uno strano fenomeno che si sta verificando in questi ultimi tempi. Abbiamo notato numerosi lanci di fuochi di artificio che a cadenza irregolare ed ad orari diversi si sentono in alcune città del nord tra cui Firenze, due volte nell’ultima settimana, che destano preoccupazione in quanto potrebbero essere segnali narcos in merito a carichi di droga come avviene in numerose città del centro sud per volontà della mafia.

La Fondazione Antonino Caponnetto è sicura che sia la procura sia le forze di polizia abbiano alzato il livello di guardia verso queste forme criminali internazionali che non devono in alcun modo essere sottovalutate.

* Presidente FondazioneAntonino Caponnetto

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