L’arte di Vignali, il ricordo di Del Bravo

A San Casciano la mostra di Terre degli Uffizi dedicata al pittore del ’600 con opere dalla collezione del professore

di Olga Mugnaini

“Parlerò del costumatissimo Vignali: di come spingesse a fondo nel cuore, per quel desiderio di totale comprensione lirica... tanto da esprimerla insieme ad insopprimibili sensi d’amore“. Sono le parole di Carlo Del Bravo, che dell’artista seicentesco maestro di Carlo Dolci, scrisse numerosi saggi, delineando ogni sfumatura e ogni contenuto della sua pittura, collezionandone numerosi dipinti.

Ed è proprio attraverso il grande storico dell’arte, che Jacopo Vignali (1594-1664), arriva con una mostra a San Casciano, nell’ambito del progetto Terre degli Uffizi, allestita fino all’8 gennaio nel museo Giuliano Ghelli. L’iniziativa è promossa in ricordo di Del Bravo, che nel paese nacque nel 1935. Alla morte sua morte cinque anni fa, lasciò la sua ricca collezione di oltre 450 opere che spaziano dal Cinquecento fino al contemporaneo, alla Galleria degli Uffizi. Da questa importante acquisizione, di cui va il merito all’erede di Del Bravo, il professor Lorenzo Gnocchi, è nata quest’ultima mostra di Terre degli Uffizi, in collaborazione con la Galleria e Fondazione CR Firenze. Allievo di Roberto Longhi, è stato a lungo professore dell’Università di Firenze, dove ha insegnato storia dell’arte moderna e dove ha formato generazioni di storici dell’arte. La mostra, presentata ieri dal sindaco di San Casciano Roberto Ciappi, comprende proprio dipinti della donazione di Del Bravo agli Uffizi. L’esposizione, a cura di Lorenzo Gnocchi, è articolata in sue sezioni: la prima con il dipinto Il flautista di Vignali, insieme al Cristo coronato di spine, La Gioventù sorpresa dalla morte, un ritratto a Jacopo Vignali, lo Zefiro del Volterrano, e il Pastore con zampogna di Cesare Dandini. La seconda sezione è invece riservata ai dipinti a tema sacro in prestito da altre istituzioni, come la Presentazione di Maria al Tempio, sempre del Vignali, e l’Immacolata Concezione di Francesco Curradi. Infine un inedito di Jacopo Vignali, la telatabernacolo Madonna del Rosario proveniente dalla Chiesa di San Lorenzo a Castelbonsi, vicino a San Casciano. In questa sezione si trova anche Suor Domenica del Paradiso implora la Madonna per la liberazione di Firenze dalla peste del 1631. Per il direttore degli Uffizi Eike Schmidt "portare il Vignali, artista che Carlo Del Bravo ha tanto amato e studiato, nella sua terra è il primo passo dell’omaggio delle Gallerie al professore".

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