DIMANUELA PLASTINA
Cronaca

L’Aquilone a nuova vita dopo lo stop. Dalla Regione 300mila euro per i lavori

A ottobre scorso il centro, frequentato da grandi e piccoli con disabilità, era stato chiuso d’urgenza. Ora la svolta con i fondi per la messa in sicurezza: "Un fulcro del territorio, era nostro dovere sostenerlo".

di Manuela Plastina

È trascorso quasi un anno da quando il centro sociale Aquilone di Rignano è stato chiuso d’urgenza. Inaugurato solo nel 2009, realizzato con legno locale e cartongesso, dopo varie segnalazioni non seguite da attente verifiche, è bastato togliere alcuni pezzi di parte per accorgersi che la struttura era ridotta malissimo: travi impregnate di acqua, infiltrazioni ovunque, colonne portanti a rischio cedimento. Il sindaco Giacomo Certosi a ottobre scorso ha dovuto firmare d’urgenza la chiusura del centro sociale.

Probabili problemi di regimazione delle acque fin dal principio e mancata manutenzione negli anni, aveva spiegato il primo cittadino dopo la relazione dei tecnici, hanno portato all’inagibilità di una struttura di proprietà comunale preziosa: finanziata in origine anche dai limitrofi Comuni di Figline e Reggello e poi affidata alla gestione della società della salute, è un centro di riabilitazione diurna per ragazzi con disabilità, con al piano superiore invece c’è uno spazio-gioco. Per tutto l’anno i 10 giovani che qui trovavano accoglienza quotidianamente, si sono dovuti recare all’Aquilone di Figline, ma solo a turni. Ora finalmente arriva una buona notizia: la Regione ha approvato un finanziamento da 300 mila euro a favore del Comune di Rignano per un intervento urgente di ripristino della sicurezza dell’Aquilone.

Lo annuncia il consigliere regionale PD Cristiano Benucci: "Questo centro è un fulcro del territorio – sottolinea – dedicato a giovani e adulti che affrontano sfide straordinarie a causa di disabilità gravi. È compito di chi amministra sostenere le famiglie di coloro che hanno bisogno di assistenza speciale". Con i fondi, ora sarà possibile progettare il recupero e ripristino della struttura per poter avviare i lavori quanto prima e restituire al paese il suo importante centro di riabilitazione diurna.