Torna a casa uno dei ‘pezzi pregiati’ del patrimonio artistico della Badia di Settimo. Dopo mesi di restauro, è tornata a splendere l’Adorazione dei Magi, dipinto realizzato nella bottega del Ghirlandaio alla fine del 1400. "Il ritorno dell’opera segna– ha detto lo storico dell’arte, Marco Gamannossi da sempre studioso della Badia – è motivo di grande soddisfazione, è un gioiello che possiamo riscoprire in tutta la sua bellezza. Un capolavoro della bottega di Domenico Ghirlandaio, che qui dipingerà nel 1487 - riutilizzando anche il lapslazzulo blu della cappella di San Jacopo di Buffalmacco - l’Annunciazione nell’abside. Ancora oggi è conservato l’attestato di pagamento di 50 scudi in totale con cui l’abate di Settimo commissionò i lavori". Da anni il parroco, don Carlo Maurizi è impegnato nel recupero e restauro del patrimonio abbaziale. Lavori imponenti che vanno avanti ancora oggi e che puntano a restituire alla collettività uno dei caposaldi della cristianità fiorentina. Un luogo pieno di tesori che per troppo tempo è stato mortificato dall’urbanizzazione selvaggia della piana scandiccese e che adesso è tornato a essere un punto di riferimento del territorio.
CronacaL’Adorazione dei Magi è tornata alla Badia dopo un gran restauro