La Toscana al Salone del Mobile: "La nostra forza è nell’export"

I dati della fiera rassicurano il comparto: più del 70 per cento dei visitatori arriva da oltre confine

"La forza è nell’export. E le tensioni geopolitiche, le guerre in corso che hanno congelato mercati strategici sono, ovviamente, la principale causa anche delle frenate e delle difficoltà che negli ultimi due anni ha incontrato il comparto del mobile.

Tuttavia dal Salone di Milano – appuntamento internazionale per la design industry, che chiude oggi negli spazi di Rho Fiera – arrivano segnali incoraggianti e carichi di significato che confermano l’appeal del saper fare e dell’estro italiano: oltre il 70% dei visitatori arrivano da oltre confine, in particolare da Cina, Brasile, Europa e Paesi Arabi e anche Stati Uniti, con una forte crescita rispetto agli anni passati. In particolare son tornati in massa gli operatori cinesi, che mancavano dal 2020.

"Un dato rilevante – spiega Andrea Caponi, presidente del Ciac, il consorzio export di Ponsacco che riunisce sia aziende del Pisano che altre di Marche e Veneto – . La Cina, per noi, è un mercato strategico da anni, pur complesso e con difficoltà interne ancora non superate. Ma questo ritorno massiccio è una carica positiva, visto che Russia e Ucraina, altrettanto fondamentali per i mobilieri pisani, sono in fortissimo calo dall’inizio delle guerra. Un’edizione positiva questa, con tanti visitatori e molto interesse".

Il Salone del Mobile – dal quale arriva una iniezione di ottimismo in uno scenario economico ancora dominato da incertezza – punta i riflettori su prodotti che sono un esempio di responsabilità ambientale e rigenerazione. Innovazione, eccellenza sostenibile ed emozione sono le linee guida di questa edizione dell’evento che è anche un enorme laboratorio di sperimentazione e contaminazione. Che detta tendenze e interpreta le richieste dei mercati.

Le novità? Molte. Fra queste la crescita del settore outdoor, un nuovo concetto dell’abitare che cancella i limiti tra “dentro” e “fuori“.

"Una crescita concreta – ammette Caponi – confermata dall’interesse anche per le nostre creazioni: un prodotto contemporaneo, con repliche stile anni ’60, realizzato con materiali preziosi (legno lucido o laccato) assemblato con tessuti importanti e metalli del settore della nautica. Un segmento del mondo del mobile in sensibile ed interessante espansione".

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