
Fila sulla Firenze-mare Ancora impossibile stabilire i tempi dei lavori per la costruzione della terza corsia
Domenica mattina c’erano code e rallentamenti continui fra Prato ovest e Capannori, 44 chilometri in tutto. Scene simili si erano già viste sabato e si sono ripetute il 2 giugno. Probabile succeda anche questo fine settimana. La voglia d’estate riempie la Firenze-mare ma evidentemente non smuove, di pari passo, il cantiere della terza corsia fra Firenze e Pistoia. Difficile trovare aggiornamenti sul progetto rimbalzando da Roma a Firenze. Sul sito del ministero delle infrastrutture c’è la scheda tecnica, su quello dell’Ambiente si trova tutta la procedura di competenza, partita addirittura nel 2011 per arrivare al 2022 con l’istruttoria tecnica della verifica di ottemperanza, gli espropri sono congelati e così i lavori del primo lotto, sempre in attesa che arrivi il via libera del governo al piano economico e finanziario di Aspi. Al momento la terza corsia dell’autostrada è più che mai sulla carta, scolorita peraltro da una serie infinita di ritardi e rinvii. Serie che non è affatto finita, perché dallo scorso aprile la società ha nuovi vertici: il presidente adesso è Antonino Turicchi mentre l’ad è Arrigo Giana. E’ evidente e normale, trattandosi di un piano complessivo di investimenti da 36 miliardi, che i manager vogliano prendersi il tempo di analizzarlo nei dettagli, tanto più che il confronto con il ministero delle infrastrutture, già iniziato con la vecchia governance, aveva fatto partire un processo di revisione. Tutto lascia pensare insomma che i tempi tecnico-politici per l’approvazione del Pef di Aspi non siano affatto brevi e l’estate certo non gioca a favore di un’accelerazione. Un quadro che fa dubitare, adesso, che anche il 2025 possa essere l’anno buono per iniziare finalmente il lotto 1 dopo che i lavori di preparazione (lotto 0) sono stati completati. A fine 2024 le speranze erano altre.
"Sì, ci sono ulteriori ritardi – sottolinea il governatore Eugenio Giani – Aspi aveva dato tempi diversi, adesso cercherò di incontrami con i nuovi vertici per sollecitare l’apertura del cantiere e cercare di recuperare". Anche se gli operai cominciassero a lavorare stamattina, comunque, solo per realizzare il primo tratto, potenziamento del nodo di Peretola e ampliamento dei primi 9 chilometri da Firenze verso Prato, serviranno quattro anni. Coda dopo coda.
Leonardo Biagiotti