
La strage nel cantiere . L’addio alle cinque vittime. Doppio funerale a Careggi
Domani mattina, alle Cappelle del Commiato di Careggi, si celebrerà la cerimonia funebre di Mohamed Toukabri, il 54enne tunisino tra le cinque vittime della strage nel cantiere di via Mariti. La celebrazione, a cui parteciperà l’imam di Borgo Allegri, Izzedine Elzir nonché autorità dello stato algerino presenti in Italia, comincerà alla 8.30. Dopo di ché la salma, così come disposto dalla famiglia, raggiungerà la Tunisia. Martedì, alle 9.30, sempre alle cappelle di Careggi, si terrà la funzione delle altre tre vittime, i marocchini Taoufik Haidar, 43 anni, Bouzekri Rahimi, 56 e Mohamed El Ferhane, 24.
I quattro nordafricani erano tutti colleghi di lavoro e abitavano a Palazzolo sull’Oglio, in provincia di Brescia. Haidar, da qualche tempo si era trasferito nel vicino Comune di Chiuduno (Bergamo).
Intanto ieri mattina, nella chiesa di San Jacopo a Vicarello, frazione del comune di Collesalvetti (Livorno), dove risiedeva ormai da trent’anni con la moglie e i due figli di 18 e 22 anni, si sono svolte le esequie di Luigi Coclite, 59 anni, l’addetto alla betoniera originario di Teramo che è stata la prima vittima accertata del disastro nel cantiere dell’Esselunga.
"Su Firenze non dirò nessuna parola. Ma se ci sono all’anno circa 1000 incidenti sul lavoro questi 1000 morti non possono essere tutti incidenti ma qualcuno deve prendersi la responsabilità di chiamarli omicidi". Sono le parole pronunciate da don Roberto Canali durante l’omelia. Don Canali è un amico della famiglia Coclite: fu lui stesso ad officiare alcuni anni fa il matrimonio del 59enne.
Con lui a concelebrare i funerali anche don Antonio Ratti, parroco di Vicarello. La chiesa era gremita.
Anche Montorio al Vomano, il paese in cui era nato Coclite, ieri mattina si è fermato. Alle 10 è scattato "silenzio e un minuto di raccoglimento- ha detto il sindaco Fabio Altitonante- e poi bandiere a mezz’asta in tutti gli edifici pubblici del Comune per un dramma che ci ha colpiti dritto al cuore. Istituzioni, scuole, i concittadini, i titolari di attività commerciali, le organizzazioni politiche, sociali e produttive e le associazioni hanno partecipato al lutto cittadino".
ste.bro.