di Manuela Plastina
In molti a Bagno a Ripoli la chiamano ancora "la scuolina". Perché l’edificio nel cuore della frazione di Croce fino a un anno e mezzo fa ospitava i bambini delle elementari in una modalità che ricordava ancora le scuole di un tempo, quelle che rappresentano una famiglia allargata con un metodo di crescita tra i banchi scolastici ancora classico. L’andirivieni di bambini era una bella consuetudine per gli abitanti della frazione sopra Bagno a Ripoli, persa a partire dallo scorso anno scolastico, quando le classi sono state spostate nel complesso del Padule nel capoluogo, subito dopo il suo moderno ampliamento. Per più di un anno l’edificio è rimasto deserto, ma con questo mese di settembre riprende vita, sempre in nome della gioventù, anche se di età un po’ più grande.
Con un accordo triennale tra il Comune di Bagno a Ripoli e l’Alta scuola di pelletteria italiana, al pian terreno della ‘scuolina’ hanno trovato posto gli aspiranti lavoratori della pelletteria di alto livello che proprio in questo territorio può vantare grandi firme come Scervino e Fendi, oltre a tante aziende locali. L’Alta scuola ha già altre sedi a Scandicci e Pontassieve, ma in territorio ripolese sarà inaugurato – ha annunciato il presidente Franco Baccani (foto sopra) – anche un corso di formazione specifico incentrato su alta maglieria e abbigliamento.
Le altre stanze non utilizzate dagli aspiranti artigiani della pelle, non resteranno vuote, ma si riempiranno di musica e danza: diventano la sede della Dreamers Academy, scuola di street dance e hip hop diretta da Maria ‘Baba’ Bazzani che ha vinto il bando pubblico proposto dal Comune per usare, intanto nei prossimi 12 mesi, i locali rimasti vuoti dell’ex plesso scolastico.
"La scelta dell’Istituto Mattei di trasferire le attività educative nel nuovo plesso del Padule – sottolinea l’assessore alla Scuola Francesco Pignotti (foto a sinistra, insieme a quelli della Dreamers Academy) – è stata a favore di una scuola innovativa, che approviamo, ma ci siamo da subito impegnati perché lo storico immobile di Croce non rimanesse vuoto, conservando la sua funzione sociale ed educativa. Con l’Alta scuola di Pelletteria Italiana e la Dreamers Academy, abbiamo raggiunto questo obiettivo".