FRANCESCO
Cronaca

La Scuola di Guerra Aerea alle Cascine

Francesco

Gurrieri

In questo marzo 2023 ricorre il centenario della fondazione della nostra Aeronautica Militare. E allora, questa volta si perdoni il frammento autobiografico. Appartengo alla generazione in cui il servizio militare era obbligatorio. Chi andava nell’esercito, chi in marina, chi in aeronautica. Fra gli architetti e gli ingegneri della mia leva, per selezione nazionale fummo in 21 a frequentare la Sezione Gari (Genio aeronautico ruolo ingegneri) alla Scuola di Guerra Aerea delle Cascine. Avevo discusso la tesi nell’aprile (non indicherò l’anno) e il primo settembre sul fianco della stazione di Santa Maria Novella ci aspettava un pullman color azzurro che ci avrebbe portato nel magnifico recinto della SGA, realtà fino ad allora pressoché invisibile se non per quella sua raffinata recinzione in mattoni: un oggetto misterioso, sia per ragioni militari, sia perché si trattava di architettura fascista, ancora al bando fino a quando non fu sdoganata dopo gli anni ’80 con la grande mostra su ’Gli Anni Trenta’. Raffaello Fagnoni, bravissimo progettista e realizzatore (’38-’39), era stato anche mio preside e docente in facoltà, nella disciplina di ’Caratteri distributivi degli edifici’. Oggi questo complesso è considerato un apprezzato monumento alla pari di Santa Maria Novella e dello stadio. Quei mesi del corso ufficiali restano un caro ricordo, di professionalità, di amicizia, di condivisione, di civiltà; poi a Roma a progettare piste, infrastrutture, adeguamenti impiantistici: progettualità che onorava anche una retribuzione più che dignitosa. Insomma, un buon ricordo del servizio militare in Aeronautica, di cui, in questo centenario, rendo volentieri testimonianza. Oggi la SGA è stata ribattezzata Istituto di Scienze Militari Aeronautiche. Ma per noi della vecchia guardia, e non solo per noi, è ancora la vecchia gloriosa SGA.