REDAZIONE FIRENZE

"La scuola di Barile, nella vita e nel tennis"

La scomparsa del costituzionalista Stefano Merlini: il giurista Roberto Zaccaria sceglie una foto per ricordare l’amico

C’è una foto che fissa nei ricordi molto più di una giornata sui campi da tennis alla fine degli anni ’70, è piuttosto l’immagine di uno stile di vita. I quattro protagonisti sono Roberto Zaccaria, Paolo Barile, Paolo Caretti e Stefano Merlini. E anche questo scatto sbiadito dal tempo ‘racconta’ ciò che è stata la grande ‘scuola’ dei costituzionalisti fiorentini guidata da Paolo Barile e in certo modo ereditata da Stefano Merlini, magistrato, docente universitario, presidente dell’Estate Fiesolana, sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino scomparso il giorno di Pasqua dopo una lunga malattia. E’ Roberto Zaccaria, costituzionalista, ex presidente della Rai, a scegliere questa foto (che è sulla sua scrivania e su quella di Merlini) per ricordare l’amico.

Non era solo una partita a tennis.

"Noi giocavamo a tennis con Paolo Barile e questo simboleggiava anche la nostra ‘scuola’ e tante altre cose che c’erano dietro quel modo di affrontare la vita. Mancava solo Ugo De Siervo. Ci sentivamo parte di una scuola il cui maestro, importantissimo, era Paolo Barile, vicino a Piero Calamandrei. Oggi queste scuole ci sono meno, ma allora per noi Barile non era solo un docente all’Università. No. Era un maestro di vita. Una persona di estrema raffinatezza, eleganza, carisma".

E Stefano Merlini era uno dei protagonisti.

"Sì, era il più anziano fra noi. E forse quello che più gli assomigliava. Ci legava non solo lo studio, ma la vita insieme. E il tennis ...".

Sui campi di terra rossa delle Cascine.

"Su quei campi fra il 1966 e il 1970 ci siamo sfidati all’ultimo set per ritrovarci poi sempre legatissimi. E non era poi così facile, per quattro professori che dovevano fare carriera in parallelo, costruire e mantenere un legame così forte. Ma la nostra competizione era tutta lì, sul campo da tennis, finita la partita ripartivamo insieme. E condividevamo altre passioni come la musica, la televisione".

La ‘scuola’ dei costituzionalisti di Paolo Barile ha lasciato il segno.

"Stefano Merlini è quello che più ha celebrato e ha scritto di Barile organizzando solo nell’ultimo periodo, tre convegni. Ma nell’albero genealogico di quella ‘scuola’ c’è stato prima Enzo Cheli e fra i più giovani ci sono Stefano Grassi, Cristina Grisolia, Elisabetta Catelani, Filippo Donati, fino a Giovanni Tarli Barbieri e ad Andrea Simoncini, l’attuare Direttore del Dipartimento all’Università di Firenze. E se allargassi l’ottica Giuliano Amato, orgogliosissimo anche dei suoi risultati sul campo da tennis, Andrea Manzella, Franco Bassanini, Alessandro Pace. Non ci siamo mai persi. Fino agli appelli sui giornali e le tv a tutela di Mattarella".

Paola Fichera