"La sciagurata scommessa fatta sulla pelle dei cittadini"

La dura arringa dell’avvocato Maffei. Le difese al contrattacco

"Con la strage del 29 giugno 2009, che causò 32 morti, Fs, Moretti e gli altri dirigenti persero una scommessa che per anni venne ripetutamente vinta, e la vinsero tutti questi perché tutti partecipavano al gioco. Una sciagurata scommessa fatta in un gioco di imprenditoria avventata e destinata alla rovina, soprattutto di coloro che ne subirono le conseguenze". Ha usato parole di fuoco all’appello bis l’avvocato Graziano Maffei, parte civile per la famiglia Piagentini, nel chiedere il risarcimento danni a Mauro Moretti e agli altri imputati, dirigenti delle Fs e manager stranieri delle società ferroviarie tedesche. Il processo è proseguito con i primi interventi degli avvocati difensori. Ha iniziato Claudio Labruna per Gatx che ha ricordato come tra enti e privati cittadini nel tempo sono stati risarciti 70 milioni di euro per i danni causati dal disastro ferroviario. "In tempi stretti – ha ribadito – sono state soddisfatte le posizioni di 6-700 soggetti, cosa possibile anche perché gli imputati avevano diligentemente stipulato polizze assicurative. I risarcimenti scattarono su impulso degli imputati sia italiani sia stranieri in una fase in cui c’era incertezza su cosa era accaduto e non si sapeva nulla". Il legale ha indicato la stima di una cifra totale dei risarcimenti erogati a vario titolo in 13 anni dal disastro. "Il comune di Viareggio - ha ricordato Labruna - fece un accordo transattivo già nel 2011, mentre i miei assistiti di Gatx effettuarono poco dopo, il 7 luglio 2009, quando ancora Viareggio versava nell’emergenza dell’evento, una donazione da 1 milione di euro all’Arciconfraternita di Misericordia su un conto della Banca della Versilia, affinché fossero usati per risarcire i danni di oltre 500 posizioni di cittadini. E questo avvenne su impulso di imputati stranieri". L’avvocato ha detto di "dissentire fermamente dall’impostazione della procura generale nel non voler riconoscere le attenuanti generiche agli imputati stranieri mentre agli italiani sono riconosciute. Ma gli imputati stranieri si attivarono subito per risarcire i danni". Il legale ha pure evidenziato che nel processo continuano a costituirsi parti civili "associazioni che non sono legittimate a chiedere i danni".

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