La ’rimessa’ dei cellulari rubati Dosi barattate con i telefonini

Via Adriani: i ’falchi’ della Mobile arrestano un senegalese di 56 anni per possesso di stupefacenti. Ma c’erano sospetti anche sul suo ruolo di ricettatore. S’infaga sul tesoretto trovato in casa

L’hanno incastrato per detenzione di droghe ai fini di spaccio. Nella sua casa di via Adriani c’erano _ in una scatola sotto il letto _ due confezioni di gomme da masticare contenenti 99 dosi di crack e 5 involucri di ecstasy. Mille euro erano nel cassetto di un comodino. Abbastanza ‘roba’ per arrestare Ahmed Diouf, 56 anni, senegalese, un passato di ‘integrazione’ a suon di reati. Ma i ‘falchi’ della squadra Mobile guidati dal commissario capo Vincenzo Verrone (a destra in divisa) in quella casa hanno scoperto una “rimessa” di cellulari e apparecchiature elettroniche di provenienza furtiva. La Mobile da settimane è al lavoro per individuare i responsabili dei furti, o delle rapine in strada, di cellulari e affini, soprattutto tra Porta al Prato e le Cascine. Ma anche i punti di stoccaggio dei bottini. Che sono più d’uno: dalle Cascine, si è passati ora a scoprirne uno a Firenze sud, nella zona viale Europa-Gavinana. Dove gli agenti hanno trovato ben 31 smartphone di varie marche e modelli. E ancora: 2 tablet, 5 notebook e altre 5 cuffie AirPods. Alcuni telefonini erano avvolti nella carta stagnola: ha proprietà schermanti, per impedire o confondere il sistema di geolocalizzazione. Il senegalese è stato anche denunciato per ricettazione. Possibile, probabile forse, che i cellulari gli siano stati portati a mo’ di pagamento delle dosi, in taluni casi anche da elementi di quelle bande di ragazzi che hanno colpito e colpiscono spesso e volentieri, in strada, in danno di donne sole, anziani, ragazzini.

Ad Ahmed Diouf la polizia è arrivata seguendo la traccia di due cuffiette rubate giovedì con il borsone sportivo preso dall’auto di un 19enne calciatore di Promozione parcheggiata in piazza Vittorio Veneto. Insieme alla divisa da gioco era sparito un paio di AirPods. Il suo geolocalizzatore ha ’indicato’ via Adriani: le cuffiette erano lì. Per questo furto è stato identificato tramite telecamere e denunciato un 24enne dell’Est Europa. Da qui l’avvio di accertamenti più mirati. E’ stato ’attenzionato’ l’appartamento di Gavinana, mèta di un flusso ininterrotto di persone: gente che portava gli oggetti rubati. E che, anche con quelli, si comprava le dosi. Si è deciso il blitz dei Falchi nell’abitazione del senegalese il quale ha consegnato le cuffiette rubate alle Cascine. Sperava di cavarsela con poco. Speranza subito disillusa. Ovvio che la perquisizione riportasse alla luce altre cose...la droga e la serie di apparecchiature elettroniche, sei delle quali risultate rubate nei giorni precedenti. La Polizia ha già restituito i 6 device alle vittime dei furti. Ora è impegnata a rintracciare i proprietari degli altri oggetti sequestrati e ad accertare se sono stati rubati, o rapinati.

giovanni spano

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