La Rificolona gode ancora di ottima salute

Andrea

Badò *

La Rificolona non è morta. C’è e gode di ottima salute. L’ultima edizione, appena conclusa dopo due anni di sospensione causata dalla pandemia, ha coinvolto migliaia di persone con le rificolone che illuminavano piazza Santissima Annunziata, alla presenza delle autorità civili e religiose di Firenze. La festa della Rificolona nasce da una tradizione antica e popolare, che nell’ultimo periodo ha saputo lentamente reinventarsi, tornando ad essere un evento cittadino che coinvolge tutta Firenze. A dimostrazione di ciò nel corso degli ultimi anni il Quartiere 3 autonomamente ha deciso di far confluire il proprio corteo con quello del Quartiere 1, a partire da piazza Santa Felicita. Qui i cortei cittadini aspettano i pellegrini provenienti dall’Impruneta ed insieme si recano all’Annunziata, sfilando per la città. La Compagnia fiorentina della Rificolona è stata istituita venti anni fa da un gruppo di amici, tra cui Cristina Piazzini, Giannozzo Pucci, padre Alberto Ceragioli e Graziano Grazzini, scomparso nel 2006, a cui è dedicato il premio per la più bella rificolona artigianale. Da allora il Comune di Firenze ha permesso che la festa rimanesse un evento organizzato dai cittadini. L’intento della Compagnia della Rificolona era ed è tuttora quello di mantenere viva e intatta la tradizione, tenendo unito l’aspetto religioso e quello popolare. Infatti da dodici anni la Compagnia collabora con l’associazione In Cammino che organizza il pellegrinaggio a piedi dal santuario dell’Impruneta fino a quello della Santissima Annunziata, ricordando le persone che venivano dal contado la sera della vigilia per festeggiare la natività di Maria. E’ bello e significativo che ogni quartiere festeggi nei propri rioni, ma è fondamentale che nel cuore di Firenze, nella sede storica della festa della rificolona, esista un evento che accolga tutta la cittadinanza.

* Presidente Compagniafiorentina della Rificolona