"La prospettiva? È il fallimento"

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E’ uno dei più antichi di Italia, il circolo Arci ’L’Unione’ di Ponte a Ema, che per pochi metri rientra ancora nel territorio comunale fiorentino del Quartiere 3. 150 anni di storia che rischiano di andare persi per sempre. "Noi ci siamo", recita una scritta rossa sopra i cancelli che chiudono l’ingresso, in via Chiantigiana 177, accanto al museo Bartali. Come un grido per rimarcare la volontà di non mollare. Gli oltre 150 soci infatti hanno deciso di non arrendersi e hanno lanciato una raccolta fondi per salvare il circolo che risale al 1872.

"E’ da marzo che siamo stati praticamente sempre chiusi, ma le spese ci sono ancora. La prospettiva del fallimento diventa sempre più concreta purtroppo" spiega Lorenzo Mori (nella foto), uno dei soci che fa parte del consiglio direttivo. L’Arci è uno dei pochi spazi di relazione della zona, uno degli ultimi. Tanti hanno risposto alla raccolta fondi donando ognuno quello che poteva nonostante le difficoltà del periodo. "Stiamo andando avanti con le donazioni, non ci aspettavamo così tanta solidarietà. Però siamo preoccupati per il futuro. Per questo lanciamo un appello al Comune di Firenze e alla Regione Toscana affinché non si dimentichino di noi: siamo i più penalizzati dalle strategie dei ristori. Non abbiamo avuto nulla, nel frattempo il mutuo va pagato e le utenze pure". Il prossimo anno il circolino vuole festeggiare i 150 anni di storia. "Lanciano un appello a tutti: Aiutateci. Non facciamo morire questo luogo, un importantissimo punto di incontro e di socialità".

ross. c.

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