REDAZIONE FIRENZE

La Piana a sinistra del Pd scende in campo

Il settore moda a Firenze in crisi: ammortizzatori sociali e licenziamenti minacciano oltre 2.000 lavoratori. Amministrazioni comunali e sindacati cercano soluzioni.

Il comparto moda, un tempo fiore all’occhiello della Piana fiorentina, non traina più l’economia dell’area. Il dato emerge in tutta evidenza dai freddi ‘numeri’: nel settore accessori moda, che proprio nella Piana ha alcune punte di diamante a livello nazionale, circa 1’80% delle aziende metalmeccaniche sta usufruendo o ha usufruito degli ammortizzatori sociali, compresa la solidarietà ed in alcuni casi si stanno aprendo delle procedure di licenziamento. Sommando tutte le vertenze e le crisi presenti sul territorio della Piana si arriverebbe addirittura a parlare di un bacino di oltre 2.000 lavoratori coinvolti. Un quadro fosco per cui le amministrazioni comunali della Piana sono scese in campo con gli assessori al Lavoro e all’occupazione dei Comuni di Calenzano, Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino che nei giorni scorsi hanno incontrato a Campi i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil per fare un punto sulla difficile situazione.

"I nostri territori – spiegano gli assessori al Lavoro di Sesto Fiorentino Jacopo Madau, di Calenzano Marco Venturini, di Campi Carla Bonora e Lorenzo Ballerini, con delega alla Buona occupazione – hanno un tessuto produttivo legato per circa un quarto al settore manifatturiero ed in questo senso sta risentendo in modo particolare della crisi della moda e non solo. Si registrano alcuni dati allarmanti: una diminuzione dell’1% delle imprese attive e di 0,8% delle imprese artigiane. Nel comparto moda i settori più a rischio sono le pelli e le pelletterie, la concia, il tessile, così come quello degli accessori e della minuteria metallica, che hanno visto un calo su base annua del 8,8%. Anche l’industria meccanica come quella di precisione o quella legata all’automotive stanno risentendo del calo degli ordini, dell’aumento dei costi energetici e dei trasporti e della mancanza di investimenti legati alle transizioni". Dai rappresentanti dei tre Comuni è arrivato sostegno ai lavoratori e alle loro rappresentanze nelle singole vertenze ma anche in tutte quelle iniziative messe in campo dalle organizzazioni, come lo sciopero unitario regionale del prossimo 12 novembre.

Sandra Nistri